Dopo la fumata nera nella gara per l’assegnazione del collegamento marittimo tra Porto Torres e l’Asinara, la Cgil rilancia la proposta di una flotta di traghetti per le isole minori sarde gestiti da Arst, l’Azienda Regionale Sarda Trasporti, è la principale azienda di trasporto pubblico in Sardegna, totalmente controllata dalla Regione.

«Non possiamo urlare alla luna perché questa situazione è frutto di una serie di gravi errori commessi dalla politica - si legge in una nota del segretario generale Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu – «ma stante l'attuale situazione e il disinteresse degli armatori privati a questo tipo di servizio marittimo, andato per la terza volta deserto, non sarebbe sbagliato rispolverare la proposta di consentire all'Arst di presentare un progetto per effettuare il servizio marittimo iniziando con il collegamento da e per l'isola de l'Asinara».

In merito alla continuità territoriale marittima con le isole minori La Maddalena, Carloforte-Calasetta e Asinara, secondo Boeddu «il problema di questi servizi marittimi, così come per quelli aerei, è che non possono essere legati al mercato ma ad un servizio essenziale di cui i sardi non possono farne a meno».

E ancora: «Quando, sempre per responsabilità della giunta guidata dal centrodestra (Cappellacci presidente e Solinas assessore ai traporti) fallì la Saremar perché condannata dalla Ue a seguito di infrazione dovuta ai collegamenti da e verso la Penisola per aiuti di stato, proposi la costituzione di una apposita divisione marittima all'interno dell'Arst. In questo modo, oltre a salvaguardare tutti i livelli occupazionali e di reddito, si sarebbe usciti da esclusive logiche di mercato potendo affidare il servizio in house. Purtroppo, la giunta di centrosinistra non recepì questa proposta e decide di mettere a gara il servizio, prevedendo anche la vendita delle navi traghetto».

(Unioneonline/l.f.)

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