Sull’importanza dell’alimentazione per il benessere intestinale tutti gli autori sono concordi. È infatti considerato certo il fatto che un regime alimentare sano ed equilibrato sia uno dei fattori che contribuisce a favorire un buono stato di salute generale.

Al di là del regime alimentare che viene adottato (dieta mediterranea, dieta DASH, dieta MIND ecc.), le linee guida internazionali raccomandano che la dieta sia strutturata in modo tale da assicurare il giusto apporto di carboidrati, grassi, proteine (i cosiddetti macronutrienti), vitamine, sali minerali (i micronutrienti) e fibre alimentari (una particolare tipologia di carboidrati presenti soprattutto nella frutta, nella verdura e nei cereali integrali).

In effetti, seguire un regime alimentare disordinato e squilibrato è causa nel medio-lungo termine di diversi problemi e uno dei primi organi a risentirne è proprio l’intestino che invia segnali piuttosto chiari come gonfiore, dolori addominali, flatulenza, stipsi, diarrea ecc.

Non è certo un caso che moltissime persone in rete facciano ricerche mirate per capire con la stitichezza cosa mangiare o come agire.

Data l’importanza dell’argomento, di seguito alcuni approfondimenti in proposito.

Il microbiota intestinale: fondamentale per il benessere generale

Un buono stato di salute generale è, come accennato, legato in gran parte al benessere intestinale; questo dipende a sua volta dall’equilibrio del cosiddetto microbiota intestinale che rappresenta circa il 70% del microbiota totale, ovvero il complesso dei vari microrganismi presenti nell’organismo (batteri, funghi, virus, protozoi e archi).

Il microbiota svolge numerose funzioni benefiche (supporta il sistema immunitario, elimina diverse sostanze tossiche, favorisce la digestione, regola la motilità dell’intestino ecc.). In caso di squilibri, che possono avere varie cause, i primi segnali sono i disturbi intestinali.

Mantenere l’equilibrio del microbiota (eubiosi) è fondamentale per il benessere generale e un’alimentazione sana è uno dei fattori più importanti a questo riguardo (anche se non l’unico).

Da queste brevi riflessioni si può già intuire quale sia la grande importanza che l’alimentazione riveste per il benessere intestinale e quello generale.

Cosa fare in caso di disturbi intestinali?

Uno dei più comuni disturbi intestinali è la stitichezza, spesso associata a dolori addominali, gonfiore e flatulenza; può avere diverse cause, ma molto spesso è dovuta proprio a uno squilibrio del microbiota dell’intestino (disbiosi intestinale); se questo è il caso, è importante intervenire sull’alimentazione e, in linea generale sullo stile di vita; un’alimentazione equilibrata è infatti importante, ma sono necessarie anche una regolare attività fisica, un’adeguata idratazione, l’eliminazione di abitudini dannose (fumo di sigaretta, eccessiva assunzione di alcolici ecc.), gestione dello stress ecc.

In alcuni casi, il medico o il farmacista potrebbe consigliare integratori alimentari a base di fibre, come per esempio Onligol Fibre, che contiene psyllium: questa fibra solubile può aiutare a idratare le feci e favorire una peristalsi intestinale delicata.

L’importanza di una regolare attività fisica

Per favorire il benessere intestinale e quello generale, è fondamentale associare a una sana alimentazione anche una regolare attività fisica.

Le linee guida dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS) consigliano, in assenza di controindicazioni legate a particolari condizioni patologiche (è opportuno consultare il proprio medico curante), dai 150 ai 300 minuti di attività fisica aerobica a intensità moderata alla settimana oppure dai 75 ai 150 minuti settimanali di attività fisica aerobica vigorosa. È anche possibile optare per un mix equivalente delle due modalità.

È ormai da tempo provato che l’attività fisica ha un impatto positivo sulla motilità intestinale perché favorisce la progressione del materiale fecale lungo il tratto intestinale, prevenendo la stitichezza. Il moto regolare, inoltre, favorisce anche la digestione, alza i livelli ematici di colesterolo buono e aiuta a controllare i livelli di glicemia.

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