DA SABATO 2 AGOSTO BARUMINI OSPITA LA MOSTRA COLLETTIVA CHE UNISCE ARTE CONTEMPORANEA E MEMORIA NURAGICA
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dal 2 agosto al 30 settembre 2025, gli spazi suggestivi del Polo Museale Casa Zapata di Barumini accoglieranno una nuova e affascinante mostra collettiva organizzata dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura e il Comune di Barumini.
Un progetto che intreccia la forza evocativa del passato nuragico con le forme e i linguaggi dell’arte contemporanea, dando vita a un vero e proprio dialogo visivo tra memoria e attualità, tra pietra e segno.
L’inaugurazione della mostra intitolata: "Echi antichi, Segni contemporanei - Arte e archeologia in dialogo” è in programma sabato 2 agosto alle ore 19 e rappresenta l’occasione ideale per scoprire le opere di sette artisti sardi di grande talento, riconosciuti e apprezzati nel panorama regionale: Silvano Caria, Maria Grazia Medda, Maria Grazia Tuveri, Marina Desogus, Genoveffa Serra, Antonello Serra e Alessandro Muscas.
Le loro creazioni spaziano dalla scultura alla pittura, fino alle suggestive trame tessili dei tappeti e degli stendardi artistici, tutti lavori che traggono ispirazione dalle radici più profonde della cultura sarda. Ogni autore, con il proprio stile personale, offre una rilettura originale dell’arte arcaica e della simbologia che caratterizza il patrimonio nuragico dell’Isola, esaltandone la bellezza senza tempo.
La presentazione critica della mostra è curata da Paolo Sirena, che guiderà il pubblico alla scoperta di un percorso espositivo capace di unire la contemporaneità con l’identità storica di Barumini e della Sardegna.
Barumini si conferma luogo non solo conosciuto per la sua splendida archeologia ma anche come casa e trampolino per gli artisti sardi. Con questa mostra, la Fondazione Barumini Sistema Cultura, infatti conferma e rafforza la sua missione: valorizzare il patrimonio materiale e immateriale della Sardegna:
"Barumini non è solo Su Nuraxi e non è solo archeologia o grandi eventi. È anche uno spazio aperto all’arte contemporanea, un luogo vivo in cui gli artisti sardi possono trovare casa, esprimersi, crescere e consolidare il proprio percorso - sottolinea il presidente della Fondazione, Emanuele Lilliu – la nostra comunità continua a essere anche questo: un luogo per dialogare con il territorio e offrire opportunità concrete alla cultura sarda in tutte le sue forme".
La mostra si inserisce così in un progetto culturale più ampio, che vede Barumini come punto di riferimento per la produzione e la promozione artistica isolana, un ponte ideale tra le radici millenarie e la creatività attuale, tra passato e futuro.
L’esposizione sarà visitabile fino al 30 settembre 2025 e rientra a pieno titolo nel circuito di visita di Su Nuraxi di Barumini, del Polo Museale Casa Zapata e del Centro Giovanni Lilliu, arricchendo l’esperienza culturale offerta ai visitatori.
Un’occasione imperdibile per ammirare il talento degli artisti sardi in un contesto unico, dove il fascino dell’archeologia dialoga con la potenza espressiva dell’arte contemporanea.