Post-Millennials o Plurals, Centennials o Generazione Z: sono i ragazzi di oggi, quelli nati in piena rivoluzione digitale. Giovani e giovanissimi caratterizzati dalla naturalezza con la quale utilizzano Internet, le tecnologie digitali (soprattutto touch) ed i social network fin da piccoli.

Sono soprattutto loro ad alimentare la passione per i moderni videogiochi attraverso tutto ciò che la tecnologia mette a disposizione. Si può essere, quindi, protagonisti del gioco, guardare le partite YouTube o altri canali appositi, commentare, criticare, in qualche modo partecipare all'evoluzione del gioco. Insomma i videogames sono oggi un universo molto più composito di quanto accadeva solo una ventina di anni fa quando la partita si racchiudeva tra le quattro mura domestiche o poco più. Oggi tutto è condiviso tra migliaia di appassionati e i gamer migliori sono delle vere e proprie star, grazie anche a YouTube.

È il caso di Lyon, nickname sotto cui si cela il sassarese Ettore Canu, uno degli online gamer più seguiti in Italia con il suo canale YouTube "When Gamers Fail" incentrato sull'universo Minecraft, videogioco tra i più venduti di sempre.

La sua serie web "Failcraft" conta oramai duecento episodi e un numero di visualizzazioni e commenti in ascesa ma, non pago, Lyon si dedica da un paio di anni con successo anche alla scrittura, trasferendo su carta l'inventiva e la creatività che lo caratterizzano sul web.

La sua ultima fatica, realizzata con Anna, fidanzata e compagna di web-avventure di Lyon, si intitola "Alla ricerca di Entity" (Fabbri Editori, pp. 216), storia ovviamente ambientata nei mondi fantastici, a "blocchi", di Minecraft. Una storia che mostra come anche i nuovi linguaggi narrativi possano trovare sbocchi librari e avvicinare i giovani della generazione Z al libro stampato. Un miracolo nel mondo degli smartphone, se ci pensiamo.

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

Ma che differenza c'è tra creare una storia per un libro e crearla per il web? Lo chiediamo a Lyon in persona.

"La differenza più grande sta nel fatto che in un video siamo noi a decidere ogni dettaglio. Dalla durata alle scene da includere, dal linguaggio da usare alla copertina. Nella pubblicazione di un libro abbiamo dovuto prestare attenzione a diverse preferenze della casa editrice. Per noi, abituati ad avere il completo controllo sul nostro lavoro, non è stato facile".

Ma come le è venuta l'idea di scrivere un libro?

"L'idea è venuta alla mia fidanzata Anna, che come e più di me è appassionata del mondo cartaceo. Insieme abbiamo deciso di trasporre una delle nostre avventure in un libro perché in mezzo alle migliaia di video che vengono pubblicati ogni giorno in Italia, la nostra storia rischiava di perdersi. Un libro invece ha un aspetto eterno che dà sicurezza".

Lei è uno yougamer molto conosciuto. Che rapporto ha con la popolarità?

"Ci sono persone che danno molto valore alla popolarità, e ne comprendo il motivo. Essere riconosciuti per strada e vedere l'ammirazione negli occhi di chi ti segue ogni giorno ti riempie di orgoglio. Tuttavia non è la fama che mi spinge ad andare avanti in ciò che faccio. La consapevolezza di creare qualcosa capace di emozionare milioni di persone, invece, vale molto di più".

Tra la creazione di nuovi episodi, dialogo con i fan, libri, rimane del tempo per la vita privata?

"Mi vanto di essere molto organizzato in quello che faccio. Utilizzo diverse applicazioni per controllare la mia giornata e ordinare i miei impegni, una specie di segretaria sul cellulare. Nel corso degli anni sono riuscito ad ottimizzare i tempi al meglio, sempre mantenendo al massimo la qualità di ogni video. Nonostante ciò la giornata rimane abbastanza piena, ma quando voglio concedermi una cena fuori, un film o un nuovo videogioco, riesco sempre a trovare il tempo".

Dobbiamo aspettarci nuovi libri?

"La saga libraria continuerà probabilmente con un'avventura separata, dai toni completamente diversi. Ma è ancora presto per parlarne".
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