Rinnovo del direttivo a Sedilo per l'associazione archeologica Iloi. Confermato il presidente uscente: il ventunenne Nicola Norio. Al suo fianco avrà come vice presidente Pino Nieddu. Come segretario dell'associazione è stato nominato Nicola Demartis, cassiere Marco Mocci. Del Consiglio direttivo fanno inoltre parte Andrea Vargiolu, Costantino Mongili e Giuseppe Putzolu.

Le elezioni per la nomina del nuovo direttivo erano state fatte ad inizio marzo, ma sinora non era stato possibile, a causa delle restrizioni imposte per l'emergenza sanitaria, procedere con l'assegnazione delle cariche. Tra le priorità dell'associazione archeologica c'è sempre il sito di Iloi. "Continueremo ad adoperarci per tenere pulito il sito archeologico e speriamo di poter collaborare ancora con l'Università appena sarà possibile la ripresa degli scavi", spiega Nicola Norio, appena riconfermato alla guida dell'associazione. Ad Iloi gli scavi sono fermi dalla scorsa estate. Ora i nuovi erano previsti per giugno e forse potrebbero slittare a settembre.

"Proseguiremo anche con le attività legate all'apertura del museo archeologico e alle conferenze di storia ed archeologica. Potrebbero essere proposte in questo periodo anche in video conferenza. Stiamo aspettando indicazioni su come ci si potrà organizzare. E poi come sempre lavoreremo alla pubblicazione della nostra rivista Logos. Usciva sempre per l'Ardia: quest'anno, visto che non si terrà , troveremo un'altra occasione per proporre Logos ", prosegue Norio.

Saltato al momento il Syrbon Trophy, la singolare gara di trekking che veniva proposta in primavera e costituiva un forte momento di aggregazione. "Abbiamo intenzione di proporlo forse in autunno, ma con delle novità: potrebbe non essere in campagna", spiega Norio.

Tra le novità anche la collaborazione dell'associazione archeologica Iloi ad un progetto di archeo-astronomia: hanno partecipato ad un bando della Regione e ora si attendono gli esiti. "L'obiettivo è riuscire a rendere Iloi non solo un punto di attrazione legato all'archeologia, ma qualificare l'area anche come parco delle stelle", conclude Norio.
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