Un luogo di una bellezza eccezionale, al punto da scatenare una vera e propria battaglia tra angeli e demoni, entrambi desiderosi di stabilire lì la propria casa. 

Stiamo parlando di Cagliari, del suo mare e del suo promontorio, che secondo un’antica leggenda fu il casus belli di una guerra tra creature celesti e servitori di Lucifero, che si sfidarono nel cielo mettendo in palio lo stupendo golfo di quello che oggi è il capoluogo della Sardegna. 

Dopo durissimi scontri, recita la stessa leggenda, i demoni dovettero soccombere. E Lucifero, che guidava l’esercito dei demoni, dovette fuggire in fretta e furia.

La sella del suo cavallo alato, però, precipitò al suolo, dando origine all’inconfondibile e sinuoso profilo di roccia che domina il litorale cagliaritano, che da allora venne chiamato, appunto, “Sella del Diavolo”.

Dal canto proprio, gli angeli vittoriosi, ricacciati i diavoli all’inferno, conquistarono il possesso della città e del suo mare. E, per suggellare il trionfo, da quel giorno, il golfo di Cagliari fu chiamato il “Golfo degli Angeli”.

(Unioneonline/l.f.)

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