Uno dei personaggi più perfidi e dispettosi che popolano le leggende sarde è sicuramente Su Pundacciu. Di chi si tratta?

La storia di Su Pundacciu – Su Pundacciu, nell’immaginario e nelle tradizioni dell’Isola, è una specie di folletto, piccolo e brutto, che durante il giorno si nasconde sottoterra. Di notte, invece, se ne va in giro per le case a disturbare il sonno delle persone, sedendosi sul loro petto o dando loro fastidio, il tutto solo e soltanto per il gusto di farlo. Si dice che in testa abbia sette cappelli (sette berrette, che indossa una sopra l’altra) e che l’unico modo per scacciarlo quando ti ha preso di mira sia svegliarsi all’improvviso e riuscire a strappargli dalla testa una delle berrette. Oppure, sempre che ci si riesca, bisogna agguantarlo e gettarlo nel fuoco assieme a tutti i suoi cappelli.

Ma c’è anche un altro motivo per cui Su Pundacciu se ne va in giro di notte nelle case: arraffare tesori. Monete e gioielli che poi, tornato il giorno, si porta nella sua tana sotterranea, in attesa che arrivi una nuova notte di dispetti e razzie. 

Significato – Il nome Su Pundacciu deriverebbe da pondus, termine latino che significa peso. Uno dei passatempi preferiti di questo folletto è infatti sedersi sul petto dei dormienti per rendere il loro sonno tormentato, a causa, appunto, del peso opprimente. 

Similitudini con altre figure leggendarie sarde – Nel folklore sardo esistono molte altre figure legate alla notte, in particolare sgradevoli visitatori notturni. Oltre a Su Pundacciu, disturbano ad esempio il sonno di ignari e malcapitati anche S’Ammutadori, il demone che provoca gli incubi, e Momotti, l’uomo nero che terrorizza i bambini che non si comportano bene e che non vogliono andare a dormire. 

(Unioneonline)

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