La storia dei casotti del Poetto
La Cagliari di un tempo nelle mini-abitazioni di legno comparse a inizio ‘900 e abbattute nel 1986Un tempo il Poetto di Cagliari, cuore balneare del capoluogo sardo, era molto diverso da come appare oggi. E aveva una particolarità: i “casotti”, piccole e colorate costruzioni che ora non ci sono più. Ecco la loro storia.
I casotti del Poetto, la storia – Prima dell’inizio del XX secolo il Poetto (che era interamente in territorio di Quartu) non era particolarmente frequentato dai cagliaritani, che per le lor giornate al mare preferivano altre località, come Giorgino e Sa Perdixedda e Giorgino.
Ma dai primi anni del Novecento le dune bianche del Poetto vennero come “riscoperte” e iniziarono a diventare molto frequentate. Fu così che iniziarono a essere costruiti i primi stabilmenti (come il Lido e il D’Aquila e i primi chioschi. E poi, ad “imitazione” delle cabine degli stabilimenti, comparvero piano piano i primi casotti, colorate costruzioni in legno che inizialmente fungevano da spogliatoio, riparo o deposito e che avevano la particolarità di essere dipinte con i più svariati colori.
Perché sono stati demoliti i casotti colorati? – Ma la funzione di “servizio” dei casotti ben presto venne meno e queste piccole costruzioni in legno iniziarono a diventare vere e proprie mini-abitazioni sulla spiaggia, nonostante non avessero le condizioni di abitabilità, in quanto non rispettavano permessi e requisiti minimi igienico-sanitari. Ciò nonostante il loro numero nel corso del tempo crebbe in maniera esorbitante (sembra che se ne potessero contare almeno 1.400).
Quando sono stati demoliti? – Nell’estate 1985, in seguito ad alcuni controlli che rilevarono la presenza di batteri e parassiti, le autorità sanitarie locali e la Capitaneria di Porto dichiararono la spiaggia «insalubre». Quindi iniziò la demolizione dei primi casotti, quelli adiacenti a Marina Piccola, finché nel giro di pochi mesi vennero tutti rimossi. Gli ultimi vennero abbattuti nella primavera del 1986.
(Unioneonline)