Questa è una storia vera, quella di un ragazzo di 20 anni di Thiesi che ama il calcio e che ha vinto la sua battaglia contro una terribile malattia.

Mirco Sanna da bambino tifa Milan e sogna di diventare un centravanti come il padre Carletto, che ha segnato valanghe di reti nei campionati dilettanti. A Thiesi si può giocare ancora per strada e scorrazzare nelle campagne vicine. La vita è tranquilla, lontana dal frastuono della città. Ma c'è anche una scuola calcio, quella del Seunis, dove Marco affina le sue qualità.

Quella vecchia volpe di Mario Fadda, attuale allenatore del Taloro Gavoi, ne intuisce le doti e lo fa esordire a soli 16 anni in Promozione. Marco ripaga la fiducia: appena entra in campo fa gol. L'anno successivo, nel 2017, il ragazzo vuole giocare a Siligo, in prima categoria. A ottobre i primi sospetti: un foruncolo nel testicolo. Il 21 dicembre contro il Codrongianos prende una pallonata proprio lì: il dolore è terribile e non si placa nei giorni successivi. Papà Carlo accompagna il figlio ad una visita. La diagnosi è terribile: tumore maligno. Il 4 gennaio 2018 il ragazzo viene operato a Sassari, alle cliniche universitarie. Poi a primavera iniziano le sedute di chemioterapia: due cicli che stenderebbero un toro. Lui però è di scorza dura, antica.

Mirco Sanna in azione (foto Tellini)
Mirco Sanna in azione (foto Tellini)
Mirco Sanna in azione (foto Tellini)

"Non mi sono mai abbattuto, la mia famiglia inoltre mi è stata vicina - spiega Mirco -. Mio padre mi accompagnava a Sassari per sottopormi alla chemio. Io mi accorgevo dal suo sguardo che aveva la morte nel cuore, ma non gli dicevo nulla perché vedevo che soffriva più di me". In estate, dopo la chemio, il ritorno alla vita di tutti i giorni e gli amici che non gli fanno mai mancare il loro affetto. "Mi trattavano come nulla fosse, ma io mi rendevo conto che mi ricoprivano di attenzioni".

La scorsa stagione Mirco riprende la sua attività di calciatore, sempre nel Siligo. Il fisico ancora soffre i postumi della malattia. Non è ancora al cento per cento, i suoi muscoli hanno continui problemi. Mirco però non molla: ha fisico e talento. Inoltre il mister Lorenzo Uneddu gli è accanto come un secondo padre.

Quest'anno il passaggio al Thiesi, squadra ambiziosa del campionato di Promozione. Lo allena Gianmario Rassu, silighese amico di suo padre. Rassu è stato un grande calciatore, uno dei più grandi talenti espressi dalla Sardegna negli ultimi decenni, ma da allenatore non fa sconti a nessuno. Mirco ha una possibilità, ad Usini in Coppa Italia. "Non è andata bene - dice Mirco - e l'ho sprecata". Il padre lo rincuora, gli dice di non mollare. Mirco si allena con rabbia. Gianmario Rassu se ne accorge. Domenica scorsa lo mette in campo dal primo minuto, a fianco al capocannoniere Aloia. Mirco Sanna gioca una grande partita, ma il momento più bello è al secondo tempo: una palla invitante, un traversone al quale non si può dire di no. Si butta in tuffo, sembra avere le ali. Colpisce la palla di testa, che gonfia in rete. Quando Mirco cade a terra sente l'urlo dei suoi tifosi, impazziti di gioia.

Mirco Sanna festeggia un gol con Aloia (foto Tellini)
Mirco Sanna festeggia un gol con Aloia (foto Tellini)
Mirco Sanna festeggia un gol con Aloia (foto Tellini)

Tutti a Thiesi sanno delle traversie passate dal ragazzo. In un angolo della tribuna c'è suo padre Carlo, che non riesce a nascondere la commozione. La malattia è alle spalle, Mirco ha vinto, il suo Thiesi pure (3-2), ma questo è solo un dettaglio di una splendida giornata. "Ora faccio una sola visita all'anno e sto bene - conclude Sanna -. Lavoro in campagna con mio zio, faccio una vita normale e voglio segnare tanti gol come ha fatto mio padre. Forse non ci riuscirò, ma io ci proverò lo stesso".
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