Il 15 giugno possono riaprire teatri e arene, ma a Sassari si corre il rischio che tutto resti chiuso e non si possano proporre spettacoli di musica, teatro e danza. "Troppo alti i costi di sanificazione e riduzione dei posti per tenere le distanze: occorre che il Comune di Sassari ci dia una mano" scrivono una trentina di associazioni sassaresi che si sono messe insieme per un progetto condiviso.

L'obiettivo è di individuare spazi dove poter allestire un programma non solo estivo ma anche autunnale. Il Comune dovrebbe dotare questi spazi di un palco e di un service audio e luci, in modo da abbattere i costi di produzione degli spettacoli.

Gli operatori culturali e i tecnici dello spettacolo sono infatti in ginocchio dopo tre mesi di chiusura forzata e restare ancora fermi significherebbe mettere a rischio la loro sopravvivenza.

L'associazione culturale Bobòscianèl è capofila di tutti i gruppi aderenti e si propone come interfaccia con l'Amministrazione. È stata scritta una lettera chiedendo un incontro col sindaco Nanni Campus e gli assessori alle Politiche Culturali, Rosanna Arru e alle Attività Produttive Nicola Lucchi, al fine di sviluppare "un progetto che renderebbe un grande servizio alla cittadinanza e, al contempo sarebbe un modo per gli artisti di riscattarsi dal difficile periodo che stiamo vivendo". Tra le proposte anche la realizzazione di una tensostruttura come alternativa agli spazi chiusi che consenta di ospitare spettacoli in autunno.
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