Una nuova produzione che, partendo da piccole storie realmente vissute, affronta il tema della diversità.

E un racconto che è metafora di una condizione esistenziale che oggi, sempre più, sembra somigliare alla condizione esistenziale di un cieco, caratterizzata da precarietà, instabilità, e assenza di prospettiva.

È in scena al Teatro Massimo di Cagliari (fino al 15 dicembre) e poi all’Eliseo di Nuoro (il 18 e il 19 dicembre) "I figli della frettolosa", spettacolo per testo e regia di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari e con Ludovico D’Agostino, Francesco Civile, Marta Proietti Orzella, Vanessa Megan Perseu, Francesca Cadoni, Fabio Garau, Francesca Marrosu, Daniela Romano e Andrea Spiga.

L’idea nasce da proprio da Gianfranco Berardi, attore e autore non vedente, e da Gabriella Casolari, attrice e autrice, che utilizzano il tema della cecità e della mancanza come perno della propria poetica.

Nello spettacolo - una produzione Teatro dell'Elfo, Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse e Sardegna Teatro – una riflessione, non senza un pizzico d'ironia, sul tema della disabilità anche grazie alla presenza in scena di attori non vedenti.

(Unioneonline/v.l.)
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