Referendum, il Sì vince sfiorando il 70%
Passa la riforma costituzionale, i parlamentari scendono da 945 a 600Urne chiuse alle 15 in tutta Italia dove tra ieri e oggi si è votato per il referendum costituzionale, le suppletive del Senato (nel collegio di Sassari vince Carlo Doria), le regionali (qui i risultati) e le amministrative.
Gli scrutini delle suppletive e del referendum sono partiti subito, solo al termine di questi sono state aperte le schede delle regionali. Per le elezioni amministrative bisognerà aspettare le 9 di domani.
IL REFERENDUM - Passa la riforma della Costituzione sul taglio dei parlamentari: con la quasi totalità delle sezioni scrutinate ha detto sì il 69,5% degli aventi diritto (in Sardegna il 66,8%, qui i dettagli).
"Quello raggiunto oggi è un risultato storico - esulta sui social l'ex capo politico dei 5Stelle Luigi Di Maio -. Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno. È la politica che dà un segnale ai cittadini. Senza il MoVimento 5 Stelle tutto questo non sarebbe mai successo".
La Camera passerà dagli attuali 630 deputati a 400, mentre il Senato perderà 115 membri, passando da 315 a 200 senatori. In questo scenario la Sardegna diventa una delle Regioni meno rappresentate: da 9 a 4 senatori, dagli attuali 17 deputati a 11 o 12, una riduzione insomma del 35%.
L'AFFLUENZA - Al termine delle votazioni - sono stati chiamati alle urne 46.415.806 elettori, in un totale di 61.622 sezioni - l'affluenza è stata superiore al 54,4% in Italia. La Sardegna si conferma fanalino di coda con il 35,3% (qui i dettagli).
LE REGIONALI E LE AMMINISTRATIVE - Le elezioni regionali (in Valle d'Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia) hanno interessato 18.471.692 elettori e un totale di 22.061 sezioni.
Le amministrative si sono svolte in 957 comuni, di cui 608 nelle regioni a statuto ordinario e 349 nelle regioni a statuto speciale: per un totale di 5.703.817 elettori alle urne e 6.756 sezioni.
(Unioneonline/D)