Al via a Sassari il processo d'appello per Alberto Cubeddu. Il 23enne di Ozieri è stato condannato in primo grado all'ergastolo per il duplice omicidio di Gianluca Monni di Orune e Stefano Masala di Nule.

Il primo, 18 anni, è stato ucciso con tre fucilate la mattina dell'8 maggio 2015, alla fermata del bus che lo avrebbe portato a scuola. Il secondo, 28 anni, è scomparso la sera del 7 maggio. Il suo corpo non è mai stato ritrovato.

Per i due delitti la condanna in via definitiva - vent'anni di carcere - è stata emessa nei confronti di Enrico Paolo Pinna, cugino di Cubeddu.

Per i giudici i due omicidi sono il risultato di una lite risalente al dicembre 2014 a Orune. Mentre si svolgeva Cortes apertas, Pinna sarebbe stato offeso e picchiato quindi i due cugini avrebbero deciso una vendetta omicida. Masala sarebbe stato ammazzato per rubargli l'auto e farlo poi sparire così che i sospetti sulla morte di Monni ricadessero su di lui. In effetti la Opel Corsa di Masala era stata usata per raggiungere Orune e uccidere il giovane studente.

In corte d'appello - presidente il giudice Plinia Azzena - l'udienza è cominciata col racconto dei fatti che risultano dagli atti. In aula ci sono il pg Paolo De Falco, l'imputato con gli avvocati difensori Mattia Doneddu, Patrizio Rovelli e Agostinangelo Marras, e i legali di parte civile, Rinaldo Lai e Antonello Cao.

(Unioneonline/s.s.)
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