Solo quattro giorni fa aveva iniziato lo sciopero della fame. Una protesta per chiedere il trasferimento in un altro carcere e proprio ieri è trapelata la notizia che Cesare Battisti presto lascerà il penitenziario di Massama.

L'ex terrorista dei proletari armati per il comunismo sarà trasferito in Calabria, nella casa di reclusione di Rossano (Cosenza) nel circuito di alta sicurezza. Da quando è stato arrestato il 14 gennaio 2019 Battisti è detenuto a Massama in isolamento diurno, una misura che attraverso i suoi legali Gianfranco Sollai e Davide Steccanella ha sempre contestato anche perché la pena prevedeva sei mesi di isolamento mentre invece lui segue tuttora quel regime carcerario. «A noi non è stato comunicato nulla ma ci auguriamo che sia la risposta dello Stato allo sciopero della fame iniziato dal nostro assistito», dicono i legali.

La difesa già nei mesi scorsi aveva chiesto il trasferimento in un altro istituto ma il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria aveva respinto l'istanza.

Il trasferimento era stato deciso già alcuni mesi fa ma è rimasto bloccato a causa dell'emergenza sanitaria, il Dap infatti è in attesa che nel carcere di Rossano ci sia lo spazio in cui lasciare l'ex terrorista in isolamento preventivo a causa proprio del coronavirus. Proprio ieri inoltre Battisti, attraverso il suo legale, ha ribadito di ritenersi un prigioniero politico.

(v.p.)
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