Quelle frasi scritte sul blog non sarebbero state diffamatorie nei confronti della polizia. E così Mario Figus, Davide Pinna e Marco Contu, i tre studenti universitari componenti del collettivo Furia Rossa, sono stati assolti a Oristano per non aver commesso il fatto.

I tre giovani hanno rischiato una condanna a otto mesi, così come era stato sollecitato dal pubblico ministero Giuseppe Scarpa, per le frasi ritenute gravi e offensive che erano comparse sul blog Furia Rossa in occasione dello sfratto della famiglia Spanu di Arborea.

Si erano vissute giornate di grande tensione, molte persone avevano manifestato solidarietà a quella famiglia che aveva ricevuto l'ordinanza di sfratto, eseguita nel 2015 con un importante intervento delle forze dell'ordine. Dopo quella intensa giornata, sul blog del collettivo Furia Rossa erano comparse alcune frasi indirizzate all'allora questore Francesco Di Ruberto, al capo della Digos Vincenzo Valerioti, al primo dirigente Pino Scrivo e a ruota a tutti i poliziotti che erano intervenuti ad Arborea.

Immediate le indagini e alla fine scattarono le denunce per i tre studenti. C'erano state già diverse richieste di archiviazione ma l'ex questore, il capo della Digos e l'ispettore Andrea Brigo, assistiti dall'avvocato Rossella Oppo, si sono sempre opposti. E avevano chiesto anche un risarcimento danni che complessivamente arriva a oltre 220mila euro.

Il difensore dei tre studenti, l'avvocato Rosaria Manconi, aveva chiesto invece l'assoluzione e un risarcimento danni per gli studenti insistendo sul fatto che non si può risalire all'autore delle frasi e in ogni caso quelle affermazioni, inserite in quel particolare contesto, rientrano appieno nell'esercizio del diritto di critica sancito dalla Costituzione.
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