Creare nuovi oggetti partendo da vecchi tessuti per dare una nuova opportunità alle donne vittime di violenza. È questo l’obiettivo dei laboratori del progetto “Rinascere: una nuova vita agli oggetti per una nuova vita delle donne”, nato per iniziativa del Rotary club di Oristano con un finanziamento della Rotary Foundation in collaborazione con l’associazione Prospettiva donna, il Centro antiviolenza Donna Eleonora, la Consigliera di parità della Provincia, l’assessorato comunale alle Pari opportunità e con il contributo del Rotary club del Terralbese e del Rotary club di Bosa.

"I laboratori mirano alla creazione di nuovi oggetti utilizzando materiali di riciclo – spiegano gli organizzatori - Gli oggetti che riprendono vita possono essere metaforicamente associati ai complessi percorsi delle donne vittime di violenza che, con grande fatica, intraprendono nuovi percorsi di vita".

Le attività si svolgono al Centro antiviolenza: le donne sono affiancate da volontarie appassionate di cucito e di riciclo, sotto la supervisione dello stilista Carlo Petromilli e della designer Beatrice Pau che fanno da formatori e maestri.

I materiali utilizzati (tessuti, trine e altri materiali preziosi) sono stati offerti in grande quantità da privati che hanno accolto la richiesta lanciata sui social dalle operatrici del centro.

Lo stilista Carlo Petromilli durante i laboratori (foto L'Unione Sarda - Pinna)
Lo stilista Carlo Petromilli durante i laboratori (foto L'Unione Sarda - Pinna)
Lo stilista Carlo Petromilli durante i laboratori (foto L'Unione Sarda - Pinna)
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