Oristano, bambino sordo senza assistenza: interrogazione urgente in Consiglio comunale
Maria Obinu, prima firmataria dell’interpellanza al sindaco: «Solo 9 ore di supporto contrastano con i principi di uguaglianza e pari opportunità»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un servizio educativo garantito per appena 9 ore settimanali, a fronte di un orario scolastico molto più ampio e una vicenda che continua a rimbalzare tra scuola, tribunale e ora Consiglio comunale. È il caso di un bambino di nove anni, sordo dalla nascita, che frequenta una scuola cittadina di Oristano senza un supporto alla comunicazione in lingua dei segni adeguato all’intero orario scolastico.
La situazione approda ora in aula in consiglio comunale con un’interpellanza urgente, a prima firma di Maria Obinu, rivolta al sindaco e all’assessore ai Servizi sociali. Nel documento si contesta la scelta del Comune di limitare il servizio educativo a meno di un terzo delle ore di lezione, lasciando «scoperta la maggior parte dell’orario scolastico» e non garantendo «un’assistenza educativa e comunicativa costante», necessaria per assicurare il diritto allo studio e l’inclusione.
I firmatari richiamano il quadro normativo che tutela gli alunni con disabilità sensoriali e avvertono che una copertura così ridotta «rischia di compromettere gravemente il percorso scolastico, l’autonomia e il benessere psicologico del minore», in contrasto con i principi di uguaglianza e pari opportunità.
La vicenda è già passata dal Tribunale di Oristano che, con ordinanza del 5 dicembre, ha condannato il Comune «a conformarsi al Piano educativo garantendo al bambino ventinove ore settimanali di assistenza alla comunicazione in lingua dei segni», contro le otto-nove attualmente assicurate. Nonostante questo, l’amministrazione ha presentato reclamo, sostenendo la competenza del Tar, con una nuova udienza fissata per il 26 gennaio.
Con l’interpellanza si chiede ora di chiarire le motivazioni delle scelte adottate e «quali azioni si intendano intraprendere per evitare che simili situazioni si ripetano in futuro».
