Cabras, alla recita di Natale solo i genitori: è polemica
Lo spettacolo off-limits per nonni e altri parenti. Il Comune: «Scelta didattica non spostare l’evento al Centro Polivalente»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A Cabras si parla ancora della recita di Natale nella scuola dell'infanzia e alla quale possono assistere, per problemi di spazio, solo i genitori dei bambini e non altri parenti.
Il Comune di Cabras ha deciso di intervenire per fare il punto della situazione dopo che ieri il consigliere di minoranza Antonello Manca ha fatto sapere che tante famiglie non condividevano la decisione di far recitare i propri figli a scuola e non al centro polivalente del Comune.
L'amministrazione con una nota fa sapere che la decisione della scuola dell’infanzia di via De Gasperi di svolgere la recita natalizia presso i locali scolastici e non presso il Centro Polivalente è stata assunta autonomamente dal corpo docente, in piena condivisione con la dirigenza scolastica, per motivazioni di carattere esclusivamente educativo e organizzativo. Ma anche che le insegnanti ritengono che l’ambiente scolastico, vissuto quotidianamente dagli alunni e dalle alunne, sia luogo familiare, rassicurante e coerente con il percorso didattico svolto, che garantisce così una esperienza serena per i bambini e le bambine e assicura il clima più adeguato all’iniziativa. Si sottolinea che da parte del Comune non vi è stata alcuna imposizione, limitazione o diniego rispetto all’utilizzo del Centro Polivalente, né alcuna interferenza nelle scelte didattiche e organizzative della scuola, che restano di esclusiva competenza dell’Istituzione scolastica.
«È francamente sorprendente che un consigliere comunale scelga di alimentare una polemica infondata su una recita scolastica, dimostrando una totale superficialità nella conoscenza dei fatti – sottolinea il sindaco Andrea Abis - Il Comune non ha mai impedito nulla né imposto alcuna decisione: basta verificare quante iniziative scolastiche si siano svolte regolarmente al Centro Polivalente per rendersi conto dell’inconsistenza delle accuse. Questo non significa che non ci siano stati negli ultimi anni momenti di diversità di vedute o situazioni complesse ma strumentalizzare oggi bambini e bambine, famiglie e scuola per fini politici è un esercizio sterile che qualifica chi lo pratica e non certo le istituzioni che lavorano seriamente per la comunità». «Le scelte organizzative e didattiche relative alle attività scolastiche, comprese le iniziative festive, sono assunte dalla scuola nel rispetto dell’autonomia che l’ordinamento le riconosce e con l’unico obiettivo di tutelare il benessere psicofisico ed educativo dei bambini e delle bambine – ha precisato il dirigente scolastico Paolo Figus - In questo caso, il corpo docente ha ritenuto che la scuola rappresentasse l’ambiente più adatto, familiare e coerente con il percorso svolto. Ogni diversa ricostruzione dei fatti non trova riscontro nella realtà».
