Ergastolo per Ettore Sini e senza attenuanti. Questa la decisione del tribunale di Nuoro nei confronti dell'uomo che l'anno scorso ha ucciso la sua ex, Romina Meloni, e ferito il nuovo compagno della donna.

I difensori dell'imputato hanno cercato di convincere il gup che il delitto non fosse premeditato per motivi di vendetta, ma che si fosse trattato di una "tempesta emotiva".

La vittima, 49enne di Ozieri, è stata ammazzata a colpi di pistola.

Sini ha atteso la lettura delle sentenza, emessa dopo tre ore di camera di consiglio, senza dire una parola. Mentre le sorelle e il fratello di Romina si sono lasciate andare a un pianto liberatorio: "La sentenza non ci ridarà mai Romina - ha detto una di loro, Claudia -, ma è stato bello sentire quelle parole che hanno condannato l'omicida alla massima pena".

"Siamo contenti che sia stata fatta veramente giustizia, volevamo questo - hanno aggiunto Franca e Gabriella - vediamo come andrà in seguito, perché non è finita qui".

Gabriele Fois, l'uomo rimasto gravemente ferito, ha scelto il silenzio. Il suo avvocato, Pietro Pittalis, ha commentato: "Prendiamo atto di un verdetto che ci sembra adeguato alla gravità dei fatti".

Insoddisfatti i difensori di Sini, gli avvocati Lorenzo Soro e Pasquale Ramazzotti, che si era battuti per evitare l'ergastolo. "La pena comminata è sufficientemente severa. Noi - hanno spiegato - abbiamo cercato di smontare l'aggravante della premeditazione, ma il giudice ha ritenuto altro. Attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza e poi penseremo a un eventuale ricorso".

(Unioneonline/s.s.)
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