Fine pena mai. È questa la richiesta formulata questa mattina dai pm Ireno Satta e Riccardo Belfiori per Ettore Sini, l'agente di polizia penitenziaria di Bono, accusato di omicidio per aver ucciso a Nuoro l'ex compagna Romina Meloni e tentato omicidio per aver sparato al suo ex compagno Gabriele Fois.

Omicidio volontario con l'aggravante della premeditazione e tentato omicidio, queste le accuse all'agente, presente in Aula.

Discussione, quella dell'accusa, durata quasi due ore. Ora spazio alle parti civili con la discussione degli avvocati Orlando Ugone, che rappresenta le sorelle di Romina Meloni, e Pietro Pittalis, che rappresenta Gabriele Fois, anche lui oggi in aula.

Il delitto si è consumato lo scorso 1 aprile, Sini è a processo con rito abbreviato.

Ettore Sini prima ha chiamato la ex compagna, poi si è presentato a casa di lei, a Nuoro: per farsi aprire la porta ha suonato in un altro appartamento, coprendo con le mani il videocitofono. Una volta nel palazzo ha citofonato al portoncino dove Romina da gennaio conviveva con Gabriele Fois.

Proprio lei ha aperto la porta, e appena ha visto l'uomo l'ha richiusa. Ma lui, accecato dalla gelosia, ha sfondato il portoncino con un calcio e ha aprto il fuoco. Cinque colpi, uno ha ucciso Romina, gli altri tre hanno ferito il suo convivente.

Dopo il delitto è passato nel carcere di Badu 'e Carros, dove lavorava, per prendere la sua pistola d'ordinanza. Quindi la fuga, durata un paio d'ore: l'agente è stato arrestato a Sassari, era a piedi e aveva la pistola carica con il colpo in canna. Ha subito confessato il delitto.
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