L'ombra di pesanti intimidazioni e minacce sulla protesta dei pastori per il prezzo del latte in corso tra Villacidro e Serramanna.

Qui, in località Giana, lungo una strada non asfaltata, l'autista di un'autocisterna del caseificio Argiolas è stato costretto a fermarsi da due uomini con il volto coperto.

Poi, dopo averlo fatto scendere sotto la minaccia di spranghe, i due sconosciuti l'hanno costretto a scaricare dall'automezzo i diecimila litri di latte trasportato.

Non solo, sempre con fare minaccioso, l'hanno anche obbligato a girare un video col telefonino (GUARDA) dell'operazione e a postare le immagini su Whatsapp, diffondendole a tutti i suoi contatti.

In questo modo, di condivisione in condivisione, il filmato si è rapidamente diffuso, raggiungendo centinaia di persone.

Dopo essere stato "liberato", l'autista ha dato l'allarme.

Sull'accaduto indagano ora i carabinieri, che stanno cercando di rintracciare i responsabili del blitz, che richiama il modus operandi della criminalità organizzata di stampo mafioso.

Gli uomini dell'Arma non escludono alcuna ipotesi.

Dal canto proprio, il coordinamento dei pastori che stanno conducendo la protesta prende le distanze dall'episodio: "Condanniamo ogni tipo di violenza e di intimidazione".

Di seguito la videointervista al portavoce degli allevatori, Gianluigi Crobu:

(Unioneonline/l.f.)
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