Continuerà a oltranza, ovvero fino a quando non verrà raggiunto un accordo che soddisfi tutte le parti, il vertice dei pastori convocato nel pomeriggio al Viminale dal ministro Matteo Salvini, su proposta di Coldiretti, per risolvere la questione legata al prezzo del latte.

Secondo le indiscrezioni che trapelano dal tavolo, sarebbe stato proposto un aumento del prezzo del latte di 10 centesimi. Una cifra che non convince gli allevatori, che continuano a chiedere che si arrivi a un euro.

Sul piatto il ministro dell'Interno avrebbe lanciato anche la proposta di un ritiro di 67mila quintali di Pecorino romano in eccedenza, per determinare l'aumento del prezzo della materia prima.

Per l'operazione il Viminale metterebbe a disposizione 14 milioni di euro, il ministero dell'Agricoltura 10 milioni, altri 10 milioni arriverebbero dalla Regione Sardegna e 20 milioni dal Banco di Sardegna.

La delegazione dei pastori però non sarebbe soddisfatta, e gli industriali ritengono che i tempi di erogazione dei 44 milioni non permetterebbero di pagare subito gli allevatori.

IL TAVOLO - Insieme al vicepremier, sono presenti all'incontro anche il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, le organizzazioni agricole e una rappresentanza dei comitati spontanei, oltre agli industriali e alla Regione.

Su Twitter il ministro dell'Interno ha pubblicato alcune foto del tavolo, accompagnate dal post: "Al lavoro insieme al ministro dell'Agricoltura per una soluzione che restituisca ai pastori sardi dignità e valore al loro straordinario lavoro, tutelando il latte e le produzioni italiane. Vi tengo aggiornati".

APERTA UN'INDAGINE DELL'ANTITRUST - Intanto l'Antitrust ha avviato un'istruttoria sui prezzi del latte ovino in Sardegna, nei confronti dei produttori di pecorino romano Dop.

Lo ha comunicato la stessa Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Al centro del provvedimento, che viene avviato sulla base della normativa sulle pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare, il Consorzio per la tutela del formaggio pecorino romano e trentadue imprese di trasformazione ad esso aderenti, tutte con sede in Sardegna.

LE RAGIONI DELLA PROTESTA - Da 60 a 65 centesimi al litro. Un risultato deludente, e ritenuto assolutamente non in linea col mercato, quello arrivato ieri sera al termine del Tavolo del latte, convocato dalla giunta regionale e che si è protratto per cinque ore.

Da giorni i pastori protestano, versando a terra o regalando migliaia di litri di latte, per ottenere quello che chiamano il "giusto riconoscimento per il nostro lavoro". Ma gli industriali, riuniti insieme al governatore Francesco Pigliaru, l'assessore all'Agricoltura Pier Luigi Caria, rappresentanti dei consorzi, delle cooperative, oltre a Emiliano Deiana (presidente Anci), si sono fermati a quei cinque centesimi in più. Molto lontani dall'euro, la cifra ritenuta ragionevole dagli allevatori.

I pastori al porto di Arbatax (foto L'Unione Sarda - Secci)
I pastori al porto di Arbatax (foto L'Unione Sarda - Secci)
I pastori al porto di Arbatax (foto L'Unione Sarda - Secci)

ARBATAX - Puntuali, alle 5 di questa mattina, si sono presentati al porto di Arbatax per pattugliare gli scali commerciali in arrivo con il traghetto Tirrenia da Civitavecchia.

Gli allevatori hanno bloccato tutti i camion, perquisendoli. In due casi, sono saliti a bordo di due celle frigo e hanno verificato la provenienza della merce: tutto regolare.

L’area portuale è stata presidiata anche dalle forze dell’ordine.

(Unioneonline/s.s. - contributi da Cristina Cossu, Roberto Secci, Raffaele Serreli)

LE PAROLE DI SALVINI:

L'INGRESSO AL VIMINALE:

IN SARDEGNA ANCORA PROTESTE:

Pastori gettano latte nella fontana di piazza Roma, a Oristano
Pastori gettano latte nella fontana di piazza Roma, a Oristano
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Oggi il tavolo al Viminale, in attesa dei risultati continua la protesta nell'Isola
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Studenti in corteo a Cagliari
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Pastore sardo non ti arrendere
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Lenzuola bianche all'esterno della scuola
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Il presidio davanti al caseificio Pinna di Thiesi (foto Ansa/Chergia)
Il presidio davanti al caseificio Pinna di Thiesi (foto Ansa/Chergia)
Il presidio davanti al caseificio Pinna di Thiesi (foto Ansa/Chergia)

LA MANIFESTAZIONE A SEDILO:

ALLEVAMENTO NELL'ISOLA - I DATI DI COLDIRETTI:

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