Il Consiglio di Stato boccia la Sardegna. I giudici hanno confermato il decreto del Tar di secondo grado respingendo l'ipotesi della Regione di differire "ad altra data" le due giornate di caccia a lepri e pernici sarde del 30 settembre e del 7 ottobre 2018.

Per il Consiglio, infatti, "il modus procedendi" non è stato "lineare".

Soddisfazione da parte delle associazioni animaliste e ambientaliste, chiamate in causa dal ricorso presentato dalla Regione per riformare la decisone del Tar con la quale era stato sospeso il calendario venatorio 2018-2019 per quanto riguarda la caccia alla pernice e alla lepre sarda.

"La dura battaglia legale - si legge in una nota del GrIg - condotta dalle associazioni ecologiste Gruppo d'Intervento Giuridico onlus (GrIG), Lega per l'Abolizione della Caccia (L.A.C.), Lega Anti-Vivisezione (L.A.V.), WWF, Lega Italiana Protezione Uccelli LIPU - BirdLife Italia, grazie all'avvocato Carlo Augusto Melis Costa del Foro di Cagliari, ha avuto pieno successo".

"Ricordiamo - prosegue l'associazione - che il principio fondamentale stabilito dalla legge nazionale, in attuazione dei princìpi delle norme europee ed internazionali, è la conservazione della fauna selvatica che è considerata 'patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell'interesse della comunità nazionale ed internazionale'. I calendari venatori devono attenersi rigorosamente al principio di precauzione che subordina l'attività venatoria alla conservazione delle specie faunistiche".

(Unioneonline/s.s.)

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