Finite le vacanze estive e le ferie lavorative, si ritorna alla solita routine. L’orologio biologico va reimpostato nella quotidianità fra lavoro, famiglia, scuola e gli impegni di sempre. E il rientro talvolta può essere difficile, addirittura traumatico dopo che per mesi o settimane “si è staccata la spina”, vivendo lontani (soprattutto mentalmente) dalle incombenze di tutti i giorni. Un momento delicato tanto che gli esperti parlano di “sindrome da rientro”. Non è una vera patologia ma una condizione psicologica temporanea che può manifestarsi con attacchi di ansia, stanchezza e tristezza post vacanze, irritabilità e sbalzi d’umore. Gli esperti dell’Istituto superiore di sanità suggeriscono di abituarsi gradualmente al cambiamento, di continuare a coltivare hobby e passioni, fare attività fisica, curare l’alimentazione e il sonno.

I consigli

In particolare gli esperti suggeriscono di organizzare e anticipare mentalmente il rientro per aiutare il sistema mente-corpo a riprendere i ritmi lavorativi, iniziando a pianificare gli impegni e le attività. Inoltre può essere utile concedersi qualche giorno di riposo una volta a casa, quindi rientrare qualche giorno prima rispetto all’effettivo rientro al lavoro. Una delle cause dello stress da rientro è la sensazione di essere sopraffatti dagli impegni tutti insieme, con l’asia di dover fare tutto e subito. Importante quindi fare un elenco di priorità. Una volta rientrati al lavoro sarebbe necessario prendersi alcune pause: da alcune ricerche è emerso che una pausa di circa 15 minuti ogni 2 ore aiuta sia a riattivare la circolazione che a riposare mente e occhi, spesso affaticati dalle attività al computer. Bisogna ristabilire il ritmo sonno-veglia che a volte, durante le vacanze, diventa irregolare. È molto importante inoltre tornare ad avere un’alimentazione corretta e fare attività fisica, fondamentale perché il movimento combatte lo stress e aumenta il buonumore.

Particolari difficoltà che potrebbero faticare a modificare le proprie abitudini, quindi sarà importante creare le condizioni più confortevoli per favorire un rientro dalle vacanze il più dolce possibile. E bisognerà fare in modo che il ritmo di vita dell’anziano non subisca un eccessivo stress dalla fine delle vacanze e il ritorno alla quotidianità sia il più possibile graduale.

Studenti in classe (archivio Unione Sarda)
Studenti in classe (archivio Unione Sarda)

Studenti in classe (archivio Unione Sarda)

Il rientro a scuola

Un discorso a parte per bambini e ragazzi, dopo tre mesi di vacanza. Ancora pochi giorni e per più di 7 milioni di bambini e adolescenti italiani suonerà la prima campanella. E anche in questo caso è necessario prestare particolare attenzione alla ripresa delle abitudini dopo il periodo estivo in cui lo stile di vita spesso cambia completamente. “Per molti studenti i primi giorni di settembre sono il momento per recuperare una regolarità perduta, a partire dal riposo e dalla dieta”. Gli esperti dell’Iss ricordano che “il sonno è il modo che il nostro organismo usa per ricaricarsi delle energie spese durante il periodo di veglia, ed è cruciale per il consolidamento della memoria e per la concentrazione. Durante il sonno vengono fissate le informazioni utili apprese durante il giorno e rimosse quelle superflue. Dormire bene e a sufficienza favorisce l’apprendimento e la memorizzazione a lungo termine e anche la gestione delle emozioni”. L’ideale sarebbe dormire tra le 9 e le 11 ore in un’età compresa fra i 6 i 13 anni mentre sarebbe auspicabile un sonno tra le 8 e le 10 ore fra i 14 e i 17 anni.

Ancora è necessario prestare attenzione alle abitudini alimentari: vietato saltare la colazione che, per esperti e medici, rappresenta il pasto più importante, perché interrompe il digiuno più lungo, quello notturno, e questo ha un impatto forte sul metabolismo. Se fare colazione è quindi una buona abitudine per chiunque, in particolare lo è per chi deve mantenere un buon livello di concentrazione durante tutta la mattina, e quindi per gli studenti. “Alimentazione sana, prediligere frutta, anche a merenda” ricordano dall’Iss. Importante poi fare attività sportiva e riprendere gradualmente le abitudini e i soliti impegni.

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