Riciclare, consumare meno acqua ed energia elettrica, usare meno l'auto e più i mezzi pubblici, ridurre il consumo di carne e pesce, differenziare, puntare sulle energie alternative. Il pianeta Terra è ormai in affanno e a raccogliere l'Sos sono i cittadini, protagonisti principali di azioni green e a vantaggio della sostenibilità. In attesa che le Nazioni del mondo trovino una soluzione comune per affrontare il problema, ogni persona, ciascuno di noi insomma, può fare qualcosa per migliorare il futuro e l'ambiente in cui si vive. Anche perché è dai piccoli gesti quotidiani che nascono abitudini e comportamenti utili per salvaguardare il pianeta. Sono diverse le guide di fonte ambientalista divulgate ciclicamente con l'obiettivo di istruire i cittadini e inculcare nella loro mente principi semplici, elementari, quasi scontati, eppure non applicati nella vita di ogni giorno. Piccoli gesti, appunto, come questi che vale la pena ricordare soprattutto in un'estate che si preannuncia afosa e calda, quindi maggiormente esposta agli sprechi.

Il decalogo

Ridurre il consumo di acqua è ormai un imperativo: questo bene prezioso che sgorga dai rubinetti di casa vale come l'oro e come tale deve essere preservato. Se ne spreca tanta, quando invece basterebbe un piccolo gesto per evitare di disperderla senza alcuna utilità, come chiudere il rubinetto se non è strettamente necessario, per esempio anche quando ci si lava i denti, oppure utilizzare lavatrice e lavastoviglie sempre a pieno carico, sostituire tubi o rubinetti che perdono. Sono alcuni dei modi per risparmiarla, ma chi più ne ha di idee e buone maniere le osservi.

Altro sistema prezioso per aiutare il clima e l'ambiente è cercare di usare la macchina il meno possibile, almeno quando gli spostamenti possono farsi a piedi o in bus considerate le distanze. Un'abitudine che purtroppo in città, come Cagliari, non è praticata, nonostante la frequenza e i percorsi dei mezzi pubblici siano notevolmente migliorati. Tutti ci guadagnerebbero in salute, nessuno lo mette in dubbio, come pure c'è da aspettarsi un salto di qualità con la diffusione delle auto elettriche, ormai introdotte sul mercato, con la possibilità di essere ricaricate direttamente con i pannelli fotovoltaici anche da casa.

L'immagine di una città avvolta dallo smog (archivio US)
L'immagine di una città avvolta dallo smog (archivio US)
L'immagine di una città avvolta dallo smog (archivio US)

C'è poi il capitolo dell'energia elettrica, oggi più che mai d'attualità, entrato nelle agende politiche di tutti gli Stati, chiamati a trovare soluzioni alternative e a incentivare l'uso di nuovi sistemi green. Fin da piccoli le raccomandazioni per evitare gli sprechi non sono mancate, con i genitori che erano soliti ripetere di spegnere le luci delle camere se non servivano. Ormai anche le tecnologie guidano le scelte dei consumatori, per esempio nell'acquisto di elettrodomestici di classe A, in sostituzione di vecchi apparecchi che consumano moltissimo. Una buona abitudine è anche ricordarsi di staccare la presa degli apparecchi elettrici non utilizzati, o utilizzare lampadine a risparmio energetico. Oltre a non sprecare energia è importante produrre energia pulita, magari tramite un impianto fotovoltaico collegato a una batteria di accumulo, «perché siamo in grado di autoprodurre l'energia di cui abbiamo bisogno senza rovinare l'ambiente creando un futuro più pulito e un enorme risparmio economico», ricordano gli esperti.

Anche quando mangiamo potremmo fare scelte oculate, per esempio riducendo il consumo di carne e pesce, con una dieta varia, composta prevalentemente da frutta, verdura e proteine vegetali (soprattutto se a km 0) che fanno bene al fisico ma anche alla Terra dove viviamo. Di questi tempi dovremmo essere ormai esperti della raccolta differenziata dei rifiuti, cercando di riciclare il più possibile. Bisogna evitare imballaggi inutili, mettere al bando piatti e posate di plastica, riutilizzare tutto ciò che può essere riutilizzato, tutti gesti che ciascuno di noi può compiere contribuendo a rendere più sana l'aria che respiriamo. Perciò è molto importante anche come si fa la spesa: l'obiettivo è ridurre il più possibile i rifiuti, la plastica in particolare, sostituendola magari con buste di tela e quando è possibile meglio utilizzare detersivi alla spina e prodotti sfusi. Tanti ormai riciclano la carta riutilizzandola più volte, e il consiglio è anche quello di non stampare documenti o mail se non strettamente necessario.

La sostenibilità ambientale passa anche dai mobili. Arredare la casa con mobili di legno certificati, provenienti da foreste gestite nel rispetto dell’ambiente, è un altro piccolo contributo utile alla causa. Il riscaldamento è un capitolo rovente, specie di questi tempi con la guerra in Ucraina in corso. Punto di partenza: temperatura mai superiore ai 20 gradi. Il resto non è a portata di tutti, perché bisognerebbe affrontare una certa spesa per sostituire i vecchi infissi e così migliorare l’efficienza energetica (e risparmiare).Le pompe di calore per esempio sono una soluzione ottima per avere un risparmio energetico. Un aiuto concreto viene dalla scelta dei prodotti per la pulizia del corpo e della casa, detergenti e cosmetici eco-bio, senza parabeni e altre sostanze tossiche. Tutti possiamo fare qualcosa, insomma, e la Terra ce ne sarà riconoscente. 

Rifiuti di plastica in mare (archivio US)
Rifiuti di plastica in mare (archivio US)
Rifiuti di plastica in mare (archivio US)

Un mondo da salvare

C’è tutto un mondo che ha bisogno di aiuto. La copertura di ghiaccio al Polo Nord si sta assottigliando per le alte temperature e si continuano a toccare record da brividi: a farne le spese sono le subpopolazioni di orsi polari nell'Artico che stanno facendo i conti con una netta riduzione dei ghiacci dove cacciare, riprodursi e riposare. Non solo scioglimento dei ghiacciai, ma anche siccità, innalzamento dei mari, isole di plastica: sono questi gli allarmi che i potenti della Terra si trovano ad affrontare, con tanto ritardo purtroppo, avendo più volte glissato sul tema e sottovalutato gli effetti dei cambiamenti climatici. Le battaglie però cominciano da noi, dai cittadini. Come ha fatto il fondatore di Slow Food, esempio da seguire, anche a tavola. Ma chi è innamorato della Terra può fare da sé e durante la pandemia si è cominciato a capire che bisogna far qualcosa per il Paese. C’è anche chi pensa che sia l’ora di fondare una lobby di protezione del pianeta. Basta amarlo, per difenderlo.

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