Il titolo è in inglese. L’obiettivo è sardo-europeo. O meglio, transnazionale. Il progetto di cooperazione Enport Beta “An integrated approach for developing sustainable tourism in rural areas”, ovvero un approccio integrato per lo sviluppo del turismo sostenibile nelle aree rurali, è approdato alla Fiera del turismo di Rimini a conclusione di un ciclo di appuntamenti e trasferte vissuti in tutto il Continente dalla delegazione del Gal Bmg (acronimo di Barbagia Mandrolisai Gennargentu). 

Il lavoro è stato finanziato nell’ambito della Sottomisura 19.3 del Piano di sviluppo rurale Sardegna 2014-2020 e coordinato dallo stesso Gal, in partenariato con cinque Gal rumeni (Lag Napoca Porolissum, Lag Lider Bistrita- Nasaud, Lag Delta Dunării, Lag Razim, Lag Lider Cluj), un Gal lucano (La Cittadella del Sapere), un Gal bulgaro (Lag Kotel, Sungunlare and Varbitsa) e un Gal francese (Lag Pays Vichy Auvergne).

Vetrina importante quella del TTG Travel Experience di Rimini, manifestazione di riferimento per la promozione del turismo mondiale in Italia e per la commercializzazione dell’offerta turistica italiana nel mondo. E proprio qui, di fronte a una platea prestigiosa, sono stati illustrati i risultati del progetto di cooperazione transnazionale.

Ilenia Vacca, sindaca di Ovodda (archivio L'Unione Sarda)
Ilenia Vacca, sindaca di Ovodda (archivio L'Unione Sarda)
Ilenia Vacca, sindaca di Ovodda (archivio L'Unione Sarda)

“Enport Beta è molto importante per il nostro territorio e per tutti gli operatori turistici” dice Ilenia Vacca, sindaca di Ovodda e presidente del Gal Bmg “perché grazie alla relazione con altre realtà, hanno la possibilità di presentare proposte progettuali innovative”. Barbagia e Mandrolisai puntano molto su se stessi al tavolo del turismo internazionale. “La consapevolezza che il territorio è caratterizzato da alcune peculiarità che lo rendono unico rispetto ad altre destinazioni rurali costituisce il punto di partenza del percorso progettuale intrapreso”, dichiara Claudia Sedda, direttrice del Gruppo di azione locale. “Il Gal Bmg e i suoi partner si candidano a diventare destinazioni turistiche in grado di proporre forme di turismo sostenibile, solidale e responsabile”.

Il pane carasau prodotto a Ovodda (archivio L'Unione Sarda/rt)
Il pane carasau prodotto a Ovodda (archivio L'Unione Sarda/rt)
Il pane carasau prodotto a Ovodda (archivio L'Unione Sarda/rt)

In Barbagia l’idea era nata sei anni fa. “Il Progetto, ideato nel 2016, formulato nel 2018 ed implementato tra il 2021 ed il 2022, mira ad incrementare, attraverso lo scambio di buone pratiche, la conoscenza e le competenze dei partner in materia di turismo sostenibile e facilitare la creazione e promozione di modelli ospitali basati sui principi dello sviluppo sostenibile (sociale, ambientale ed economico)”, continua Claudia Sedda, espertissima in tema di Europa visto che a Gavoi è anche una delle dirigenti di punta dell’associazione culturale Malik.

Dal 2 al 5 ottobre scorsi sei operatori turistici e culturali della Barbagia erano in Basilicata, ospiti del Gal La Cittadella del Sapere, per conoscere il territorio e confrontarsi con altri operatori. E come era accaduto tempo fa in Transilvania, ospiti allora di un Gal rumeno, hanno studiato il funzionamento di un’oasi naturalistica protetta.

Il Parco delle stelle, situato presso il Monte Serra Pollino, dove gli amanti della natura possono praticare diverse attività all’aperto, circondati da un panorama naturalistico straordinario. Successivamente i partner hanno visitato il panificio tradizionale “Le Bontà Trecchinesi”. Nel pomeriggio si è svolta un’attività di orienteering nel centro storico del paese e la visita allo Studio Arta, laboratorio artigianale di ceramiche.

La seconda giornata di attività si è svolta interamente all’interno del Parco Nazionale del Pollino, con la visita al caseificio locale De Filpo e una passeggiata tra i boschi di faggio, nel cuore del Parco Nazionale. Lo study trip si è concluso con una visita ai produttori di miele dell’azienda “Goccia d’Oro”, vincitori del premio “Serra del Prete”.

La visita è stata ricambiata nei giorni successivi in Barbagia.

Le delegazioni estere e della Basilicata a Ollolai (froto Gal Bmg)
Le delegazioni estere e della Basilicata a Ollolai (froto Gal Bmg)
Le delegazioni estere e della Basilicata a Ollolai (froto Gal Bmg)

La mattina della prima giornata, presso la sala consiliare del Comune di Tiana, sono state avviate le attività e la presidente del Gal, Ilenia Vacca, ha dato il benvenuto ai partecipanti.

La direttrice, Claudia Sedda, ha presentato il programma delle attività e i risultati della formazione e informazione agli imprenditori condotte nei laboratori. Suggestiva la visita guidata al museo di archeologia industriale “Le vie dell’acqua”, in territorio di Tiana e un immersione in uno dei simboli delle produzioni artigianali barbaricine, ovvero il panificio Urru di Ovodda. Dopo un pranzo leggero e veloce nell’agriturismo “Badu ‘e Honne” di Ovodda, a Ollolai i partecipanti hanno assistito alla dimostrazione della lotta de S’istrumpa presso il parco di San Basilio e alla dimostrazione della lavorazione tradizionale dell’asfodelo presso il museo de S’Iscraria.  La mattina del secondo giorno, ad Aritzo, i partecipanti hanno camminato lungo il sentiero che conduce al monumento naturale “Texile” ed assistito alla dimostrazione della preparazione dell’antico sorbetto aritzese: Sa carapigna. Successivamente, a Belvì, hanno avuto modo di visitare il laboratorio di caschettes di “Sabores antigos” ed il museo all’aperto di arte contemporanea, dove hanno degustato i vini della cantina di Marco Manca. Nel pomeriggio, a Tonara, hanno visitato il laboratorio di campanacci Floris e, successivamente, partecipato all’evento di presentazione dei risultati del progetto, presso il ristorante “Gli Asfodeli”.  La giornata e l’evento si sono conclusi con la presentazione dei due progetti di filiera finanziati dal Gal Bmg nell’ambito della Sottomisura 16.4: “Vini del Mandrolisai” e “Filiera corta dei prodotti del castagno”. Si è trattato di una vetrina straordinaria per i produttori e gli operatori turistici locali, che si aspettano ovviamente un ritorno in termini economici e di immagine dall’iniziativa di cooperazione internazionale.

Claudia Sedda direttrice del Gal Bmg (foto Pillonca-L'Unione Sarda)
Claudia Sedda direttrice del Gal Bmg (foto Pillonca-L'Unione Sarda)
Claudia Sedda direttrice del Gal Bmg (foto Pillonca-L'Unione Sarda)

Alcuni obiettivi sono già stati conseguiti. “Tra le azioni realizzate ed i risultati ottenuti nell’ambito del progetto – riassumono amministratori e dirigenti del del Gal - rientrano l’organizzazione di visite di studio in Italia, Romania e Bulgaria, la definizione di una metodologia innovativa comune per la mappatura dell’offerta turistica sostenibile, la raccolta dati sull’offerta turistica, la formazione rivolta agli imprenditori su Slow tourism e creazione di pacchetti turistici, il supporto agli imprenditori nei processi di miglioramento della competitività delle rispettive aziende, lo sviluppo di un sito web comune e di altro materiale informativo e promozionale, la partecipazione alla Fiera del turismo a Rimini, una scheda di storytelling in italiano e in inglese su ciascun comune del Gal Bmg, la georeferenziazione e descrizione, in lingua italiana e inglese, di diciannove itinerari turistici, escursionistici e ciclo-escursionistici e la creazione di un account Wikiloc del Gal Bmg, dove è possibile scaricare le tracce degli itinerari in formato gpx e kml”.

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