Un assalto continuo che può far cadere in trappola anziani poco digitalizzati, ma anche giovani ingenui. Quello dei pirati del web, hacker senza scrupoli che rubano le identità di ignari cittadini per stipulare a loro nome prestiti e finanziamenti a sei zeri, sta diventando un fenomeno dilagante contro cui ancora poco si sta facendo. 

Emergenza

L’allarme nel 2024 ha raggiunto proporzioni mai viste, secondo l’Osservatorio CRIF – Mister Credit sulle Frodi Creditizie, secondo cui a registrare un boom sono state le frodi da 10.000 a 20.000 euro di bottino.

«L’aumento dei casi con importi significativi rappresenta un dato preoccupante, suggerendo un possibile cambiamento nelle strategie criminali e una crescente sofisticazione delle frodi», afferma Beatrice Rubini, Executive Director della linea Mister Credit di CRIF. «Poiché il numero di casi rimane elevato, è essenziale che imprese e consumatori mantengano alta la guardia, adottando strumenti di protezione e comportamenti sicuri per tutelare i propri dati e prevenire danni economici. Durante il periodo delle festività di fine anno, caratterizzato da un forte incremento degli acquisti online, è ancora più importante prestare attenzione all’uso dei propri dati personali e finanziari per ridurre i rischi. Non smetteremo mai di ribadire quanto l’educazione finanziaria sia fondamentale per difendersi dai criminali informatici».

I numeri

Le frodi creditizie basate sul furto di identità «continuano a rappresentare una sfida rilevante per il settore del credito», proseguono gli esperti del Crif. «Con particolare impatto sul credito al consumo».

Secondo l’analisi nel primo semestre del 2024 in Italia si sono registrati oltre 17.200 casi (+0,6% rispetto allo stesso periodo del 2023), con un importo medio per frode di 4.568 euro e un valore economico complessivo che sfiora i 79 milioni di euro.

Sebbene si osservi un calo degli importi medi (-5,7%) e complessivi (-5,1%), inizia a preoccupare un cambio di strategia criminale che punta ad aumentare l’importo frodato. Infatti, analizzando i trend per fasce di importo si osserva si registra un forte incremento dei casi di frode con importi superiori ai 10.000 euro (+82,2%).

Il bottino e le vittime

CRIF ha analizzato anche la tipologia di beni finanziati attraverso pratiche fraudolente, fornendo un quadro interessante sull’evoluzione delle preferenze dei truffatori. «Rispetto al primo semestre 2023, l’acquisto di Elettrodomestici continua a essere la categoria più diffusa, rappresentando il 36,5% delle frodi, con un incremento del +5,3%».
Al secondo posto si colloca la categoria Consumi, «comprendente beni generici, abbigliamento e lusso, che ha visto un significativo aumento, arrivando al 18,4%».

Seguono l’acquisto di Auto e Moto con il 13,4%, in calo rispetto all’anno precedente (-18,7%) e i Beni Elettronici, Informatici e Telefonia, con il 7,7%. Non mancano purtroppo anche frodi relative all’Arredamento (7,0%), alle spese per Immobili e Ristrutturazioni (6,0%), e per la Salute (4,4%).

Inoltre, l’analisi della distribuzione delle frodi per classi di età conferma un trend già emerso lo scorso anno. «La fascia di età con il maggior aumento percentuale di vittime delle frodi è quella degli ultrasessantenni (+13,6%). Al contrario, si osserva un calo significativo tra gli under 30 (-9,3%), che restano però una delle fasce più colpite, coinvolti in oltre 1 caso di frode su 5. I 41-50 anni sono la fascia maggiormente colpita dal fenomeno fraudolento, con il 22,7% delle vittime, mentre i 31-40 anni arrivano al 20,6% del totale».

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