Il Parlamento europeo prova a mettere ordine nel caos delle tariffe aeree e lo fa con un pacchetto di riforme destinate a cambiare – nuovamente – le abitudini dei passeggeri, soprattutto di chi vola con le compagnie low cost. La Commissione Trasporti ha approvato una proposta che, salvo colpi di scena, riceverà il via libera definitivo nella sessione plenaria di luglio. La misura simbolo riguarda i trolley: gli europarlamentari vogliono sancire il diritto di ogni viaggiatore a portare in cabina un bagaglio a mano gratuito di dimensioni standard (fino a 100 centimetri complessivi tra lunghezza larghezza e profondità e 7 chili di peso), oltre a un piccolo zaino o una borsa. Una svolta che intende porre fine a una delle pratiche più controverse delle compagnie aeree a basso costo, accusate da anni di applicare costi extra spesso poco trasparenti per servizi considerati essenziali.

«Il bagaglio a mano non è un lusso ma parte integrante del viaggio», spiega Matteo Ricci (Pd), relatore della riforma. «Il Parlamento fissa un principio semplice ma fondamentale: basta con le pratiche commerciali opache che trasformano un volo low cost in un incubo fatto di spese impreviste». E proprio la trasparenza nei confronti dei passeggeri è il cuore di una riforma che aggiorna norme ferme in alcuni casi dal 2004. Il nuovo regolamento non si limita ai bagagli: introduce una serie di misure pensate per rafforzare i diritti di tutti i viaggiatori, sia nel trasporto aereo che nei viaggi multimodali, che uniscono treno, aereo e autobus.

Tra le novità, l’obbligo per le compagnie di garantire che i bambini sotto i 12 anni possano sedere gratuitamente accanto all’adulto che li accompagna, senza dover pagare supplementi. Si rafforza poi il diritto alla mobilità per le persone con disabilità, mentre in caso di ritardi o cancellazioni i vettori dovranno fornire ai passeggeri un modulo precompilato per la richiesta di risarcimento, rendendo più semplice e immediato l’accesso al rimborso. Per i viaggi con un unico biglietto su più mezzi di trasporto, sarà estesa la stessa protezione legale prevista per i voli: in caso di coincidenza persa, ad esempio, scatterà il diritto all’assistenza, pasti inclusi e, se necessario, al pernottamento.

Il testo approvato dalla Commissione Trasporti andrà ora al confronto con il Consiglio dell’Unione Europea, che ha adottato la propria posizione lo scorso 5 giugno. Anche da parte degli Stati membri è arrivata l’apertura a un rafforzamento delle tutele: tra le proposte, l’aumento delle soglie di compensazione, fino a 300 euro per ritardi superiori a quattro ore nei voli all’interno dell’Ue, e l’obbligo di fornire informazioni più chiare ai passeggeri.

Ma le nuove regole non piacciono alle low cost, che attraverso l’associazione Aicalf hanno espresso forti critiche. Secondo le compagnie aeree l’obbligo di includere il bagaglio a mano nella tariffa base porterà a un aumento generalizzato dei prezzi, penalizzando anche i passeggeri che viaggiano leggeri. «Si creerà confusione e caos». Critiche arrivano anche da alcune associazioni dei consumatori, come il Codacons, che pur giudicando positivamente l’intervento, segnalano possibili effetti collaterali.

Secondo l’organizzazione, il business legato ai supplementi bagagli vale circa 10 miliardi di euro l’anno, una cifra che le compagnie difficilmente vorranno perdere. «Potrebbero rifarsi alzando le tariffe base», avverte l’associazione, che punta anche il dito sulle dimensioni del bagaglio gratuito previste dalla nuova norma, inferiori rispetto a quelle attualmente consentite da vettori come Ryanair e Vueling. Il rischio, dunque, è che arrivino nuove sorprese – negative – per i passeggeri.

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