Di notte pochi taxi e niente treni, l’aeroporto di Cagliari non ha un bus che colleghi lo scalo con il centro
Il Ctm ha chiesto alla Regione l’istituzione della nuova linea L’assessora Manca: «Abbiamo chiesto all’azienda di fare delle analisi più nel dettaglio sulla domanda potenziale»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Chi atterra dopo le 23 ha buone probabilità di bivaccare in qualche angolo del Mario Mameli. A quell’ora, per la precisione alle 23.07, passa l’ultimo treno che collega l’aerostazione con il capoluogo. Le alternative sono poche: il car sharing è inesistente e trovare un taxi è molto difficile. Tutti i treni in arrivo e partenza da Cagliari si fermano alla stazione dell’aeroporto. In cinque minuti e con 1,30 euro si arriva a destinazione. Il problema nasce, come detto, alle 23,07 con l’ultimo treno della giornata diretto in piazza Matteotti. Per i passeggeri di otto voli, (Fiumicino delle 22,50; Bergamo 23; Bari 23,05; Barcellona 23,10; Linate 23,20; Fiumicino 23,40; Poznan 23,50; Malpensa 0,30 non ci sono alternative all’estenuante attesa di un taxi. Meno complicato il percorso inverso: il primo treno diretto all’aeroporto è alle 6,16, solo i voli in partenza alle 0,55 (Malpensa) e 6 (Fiumicino) sono scoperti. Il sindaco Massimo Zedda lo ha ribadito anche pochi giorni fa: «Abbiamo discusso recentemente nel Cda del Ctm (Il Comune è azionista al 67,5%) l’ipotesi di un collegamento con i bus da e per l’aeroporto in centro, ma dobbiamo confrontarci con le Fs per evitare sovrapposizioni. Noi siamo molto più modulari rispetto ai treni, soprattutto in certi orari e giornate, visto che le Ferrovie non garantiscono le corse come potremmo, invece, fare noi».
Il Ctm, ha presentato un progetto per l’istituzione della linea per l’aeroporto alla Regione. «Qualora si dovesse presentare la necessità di attivare un collegamento diretto tra l’aeroporto e la città di Cagliari, Ctm è pronto a istituire un servizio dedicato, secondo le modalità che verranno eventualmente richieste e condivise con gli enti competenti», afferma il presidente Fabrizio Rodin. «Come avviene in molte altre città italiane ed europee, i collegamenti tra il centro urbano e lo scalo aeroportuale possono essere garantiti da più vettori, nel rispetto della pluralità dell’offerta e dell’interesse collettivo. Ctm conferma la propria disponibilità a contribuire con un servizio efficiente, sostenibile e in linea con gli standard di qualità che contraddistinguono l’azienda».
L’assessora regionale ai Trasporti Barbara Manca, alla quale spettano le competenze sul trasporti pubblici locali, ha chiesto al Ctm, uno studio approfondito per capire la fattibilità della richiesta. «Il Ctm ci ha presentato una proposta di collegamento con l’aeroporto e con la zona industriale di Elmas. Premesso che siamo interessati a un potenziamento dei servizi con entrambe le destinazioni, aeroporto e zona industriale, abbiamo tuttavia chiesto all’azienda di fare delle analisi più nel dettaglio sulla domanda potenziale, soprattutto con riferimento all’Area industriale e anche verificare itinerari alternativi a quello presentato in partenza da piazza Matteotti. Riteniamo – prosegue l’assessora - che esistano delle esigenze di mobilità nelle aree più centrali della città con percorsi più trasversali rispetto quelli in partenza da piazza Matteotti, pensiamo solo ai popolosi quartieri di Is Mirrionis, Fonsarda, San Benedetto, Genneruxi, ma anche itinerari che transitino nei territori di Monserrato, Selargius, Quartucciu e Quartu. Stiamo inoltre chiedendo ad aziende ed enti locali che le proposte siano in piena coerenza con i Piani Strategici relativi alla mobilità. Nel caso della Città Metropolitana di Cagliari esistono diversi strumenti di pianificazione strategica di settore già approvati: il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) e il Piano dei Servizi Minimi del Trasporto Pubblico Locale, oltre a quelli di livello comunale, tra cui i Pums del Comune di Cagliari, di Quartu, di Sestu, Capoterra, Uta. Troppo spesso le proposte risultano disgiunte dalla pianificazione strategica. Occorre infine evidenziare che la mancata riforma del trasporto pubblico locale che si sarebbe dovuta attuare entro dicembre del 2019 non consente alla Regione di destinare maggiori risorse al trasporto pubblico locale se non entro limiti molto ristretti. Stiamo cercando di recuperare il tempo perduto in oltre 15 anni di totale immobilismo su questo tema fondamentale che di fatto tarpa le ali ad un importante potenziamento del trasporto pubblico».
L’istituzione di una linea sarebbe un valore aggiunto anche per la Sogaer, la società che gestisce l’aeroporto di Elmas. «In merito alla richiesta di chiarimenti sull’assenza di collegamenti di trasporto pubblico urbano con l’aeroporto di Cagliari-Elmas, si precisa fin da subito che la competenza in materia di pianificazione e attivazione dei servizi di trasporto pubblico locale non è in capo a Sogaer, società di gestione dell’aeroporto, bensì agli Enti pubblici territoriali preposti, come l’assessorato regionale ai Trasporti e le aziende esercenti servizi di Tpl. La Sogaer ritiene strategico il potenziamento del trasporto pubblico di linea tra la città metropolitana e l’aeroporto quale strumento essenziale per promuovere una mobilità sostenibile, efficiente e accessibile, sia per i passeggeri che per il personale impiegato nello scalo. A oggi, l’unico collegamento pubblico è rappresentato dalla linea ferroviaria, che necessiterebbe di un potenziamento per coprire adeguatamente tutte le fasce orarie dell’operatività dello scalo, incluse quelle dei primi e degli ultimi voli. Ribadiamo la piena disponibilità a collaborare con gli enti competenti per valutare congiuntamente soluzioni operative che rispondano ai bisogni reali di passeggeri e lavoratori, nella convinzione che l’implementazione del Tpl faciliti l’accesso allo scalo e contribuisca alla riduzione dell’uso dell’auto privata e a una transizione verso modelli di mobilità più sostenibili».