Il virus della Febbre del Nilo continua a fare paura. Quest’estate fra Lazio e Campania ci sono state già una ventina di vittime della zanzara infetta e anche in Sardegna è allarme rosso. In particolare nell’Oristanese dove due anziani sono stati contagiati e sono ricoverati al San Martino in condizioni critiche. E mentre la Provincia è pronta a varare un piano straordinario per far fronte all’emergenza chiedendo maggiori risorse alla Regione, la direzione generale della Asl 5 di Oristano e il Dipartimento di Igiene e Prevenzione ricordano che la vera arma per evitare di essere contagiati dal virus della West Nile è la prevenzione.

Una zanzara Culex
Una zanzara Culex
Una zanzara Culex

I casi

Il virus della Febbre del Nilo è trasmissibile dagli uccelli infetti all’uomo o ad altri animali attraverso la puntura di zanzara, nell’80 per cento dei casi si sviluppa in maniera asintomatica, nel 20 per cento causa sintomi simili a quelli influenzali (febbre, mal di testa, nausea e vomito) e in una percentuale inferiore all’1 per cento provoca encefaliti o meningoencefaliti. Gli esperti parlano di «virus endemico». E non potrebbe essere altrimenti in una terra ricca di stagni e zone umide come l’Oristanese: da queste parti il rischio West Nile è altissimo.

Una zanzara Culex
Una zanzara Culex
Una zanzara Culex

Erano i primi di giugno 2025 quando il virus ha iniziato a farsi notare nell’Oristanese: prima una cornacchia positiva trovata ad Arborea, poi un altro volatile a Oristano e gruppi di zanzare positive. Immediati i protocolli e le contromisure di rito, poi il primo contagio in un uomo di 72 anni (finito in Rianimazione), la positività riscontrata in un donatore di sangue (asintomatico) e il contagio di un 75enne di Santa Giusta (ricoverato al San Martino), hanno fatto salire il livello di allerta. «È indispensabile la prevenzione e proteggersi dalle zanzare che possono trasmettere il virus» ribadiscono dalla Asl.

Un intervento di disinfestazione (foto archivio l'Unione Sarda)
Un intervento di disinfestazione (foto archivio l'Unione Sarda)

Un intervento di disinfestazione (foto archivio l'Unione Sarda) 

La lotta agli insetti

E proprio la lotta agli insetti è il primo passo. La Provincia, nonostante la carenza di risorse, continua con gli interventi di disinfestazione: a gennaio erano partiti i trattamenti larvicidi con prodotti biologici, ora si va avanti contro le alate ma sembra una lotta impari. Le condizioni climatiche di questa estate, con sbalzi di temperatura, hanno favorito la proliferazione degli insetti. «Si pensa a un progetto sperimentale per la campagna antilarvare e si sta ipotizzando una sorta di cordone sanitario per le risaie che, nelle vicinanze dei centri abitati, aumentano ovviamente i rischi» ha ribadito l’amministratore straordinario della Provincia Battista Ghisu.

I consigli

La direttrice del Dipartimento di Igiene e Prevenzione della Asl 5 di Oristano, Maria Valentina Marras ha ricordato alcune regole fondamentali per prevenire il contagio dal virus: «È importante che i cittadini, in particolare anziani e fragili, si proteggano adottando una serie di precauzioni. In primo luogo occorre evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve di zanzara. Per questo è necessario svuotare di frequente sottovasi di fiori, secchi, copertoni, barili; cambiare spesso l’acqua delle ciotole per animali; tenere le piscine per bambini vuote o coprirle quando non sono usate; trattare con prodotti larvicidi tombini e pozzetti di sgrondo delle acque piovane, zone di scolo e ristagno; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite; coprire le cisterne e i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere. Per difendersi dalle punture è poi consigliato schermare porte e finestre con zanzariere, utilizzare repellenti cutanei per allontanare gli insetti, evitare di sostare in zone in cui sono presenti laghetti artificiali e ristagni d’acqua, come giardini e parchi, in particolare all’imbrunire e di notte, quando le zanzare sono più attive».

Una zanzara Culex
Una zanzara Culex
Una zanzara Culex

La dirigente del Servizio di Sanità Animale della Asl 5, Anna Paola Corda, ha aggiunto: «Quando un cittadino trova un volatile morto, è necessario che contatti la Asl di Oristano o che si presenti direttamente nei nostri uffici portandoci il volatile morto, precedentemente raccolto con un paio di guanti. Però voglio ricordare che il volatile morto non è pericoloso per l’uomo e non può contagiargli il virus. Dunque inutile creare falsi allarmismi. Solo le zanzare sono il vettore di questa malattia».

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