Tavolara e Castelsardo promossi in serie D, il Budoni si ferma a pochi metri dal traguardo e il sogno sfuma. La stagione 2006-2007 del campionato di Eccellenza incorona ancora una volta le squadre del nord Sardegna: il Tavolara finisce al primo posto dopo un appassionante testa a testa con il Budoni che finisce all’ultima giornata. Mentre il Castelsardo sceglie una strada tortuosa, quella della Coppa Italia nazionale di categoria: raggiunge le semifinali e essendo le altre tre squadre già promosse perché vincitrici dei loro gironi, per i ragazzi allenati da Affuso significa salto di categoria in serie D. Un’annata da ricordare anche per Ibba, attaccante del Quartu 2000, re dei marcatori con 24 reti. In coda le note stonate sono il Latte Dolce, la Tharros e l’Ilvamaddalena retrocesse in Promozione.

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Questa volta sono le società del sud dell’Isola a fare festa con la salvezza di Selargius e Sant’Elena dopo i playout.

Il trionfo

Il Tavolara deve attendere il 22 aprile 2007 per poter pronunciare la frase “Serie D”. Si gioca a Olbia e c’è da conservare il vantaggio sul Budoni. Serve una vittoria sul Castelsardo. E al Nespoli non ci sono sorprese.

Il trionfo del Tavolara
Il trionfo del Tavolara
Il trionfo del Tavolara

Borrotzu, Casu e Ferreli firmano il 3-1 sugli ospiti e la squadra di Giuseppe Leggieri chiude al primo posto un campionato difficile. Servono ben 75 punti per volare nel torneo nazionale. Una sola sconfitta, sei pareggi e 23 vittorie. Un attacco atomico, con 77 gol realizzati e una difesa difficilmente battibile (22 i gol subiti). Davanti fanno la differenza le reti di Borrotzu (20), Casu (17), Stocchino (15) ma anche Atzori e Pittalis (6). «Una vittoria meritata. Ha meritato di più la squadra più forte, quella che ci ha creduto di più nonostante il Budoni sia stato un avversario irriducibile», spiega Leggieri. Decisivo il successo proprio in casa del Budoni, alla penultima giornata. «Mi è stata affidata una corazzata, non potevo sbagliare». E il presidente Giovanni Antonio Pitta trattiene a stento le lacrime: «Sono stati cinque anni di sacrifici. Per me è una gioia indescrivibile».

Impresa a metà

Chi si ferma a un passo dalla vetta è il Budoni. Primo per buona parte della stagione, dopo la sconfitta con il Tavolara alla penultima vince contro il Latte Dolce (4-1, con un poker di Cacciuto) all’ultimo turno ma chiude al secondo posto con numeri importanti: 73 punti, tre sconfitte e quattro pareggi, 23 vittorie come la capolista. E la miglior difesa (20 reti subite). Siazzu è il suo bomber con 14 reti. C’è una seconda possibilità: i playoff. Prima quelli regionali con le altre sarde, il Castelsardo (terzo, ma già promosso grazie alla Coppa Italia), il Quartu 2000 (quarto) e il San Teodoro (quinto). Passano il primo turno proprio il Budoni e il Quartu 2000, superando rispettivamente il San Teodoro e il Castelsardo. E Il Budoni fa sua anche la finale, a Nuoro, contro il Quartu 2000 superato 2-1. Si aprono gli spareggi nazionali. Contro il Ciampino il successo al ritorno in casa (2-0 doppietta di Pisano con un super Corsi, capace di parare anche un rigore) significa passaggio del turno. I playoff finiscono con la doppia sfida con il Torgiano: sconfitta in casa 1-0 e pareggio al ritorno.

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La delusione e la rabbia trasformano il campo di gioco, al fischio finale, nel terreno per una rissa. L’allenatore Riccardo Sanna non nasconde la delusione. «Una grande amarezza». Non solo per lo spareggio perso: «Abbiamo fatto una grande stagione. Meritavamo di vincere il campionato e ora siamo stati eliminati da una squadra che non ci è stata superiore».

Coppa di felicità

Chi festeggia grazie alla Coppa Italia è il Castelsardo. Agguanta la semifinale e, nonostante l’eliminazione a Caserta (non basta la vittoria per 1-0 dopo la sconfitta interna per 2-1 di una settimana prima), centra il salto di categoria.

Il Castelsardo raggiunge la serie D grazie alla Coppa Italia
Il Castelsardo raggiunge la serie D grazie alla Coppa Italia
Il Castelsardo raggiunge la serie D grazie alla Coppa Italia

Perché le altre tre semifinaliste sono le vincitrici dei rispettivi gironi e dunque per il tecnico Rosario Affuso e per i suoi ragazzi è grande festa: «Sono orgoglioso della mia squadra. Abbiamo meritato la promozione anche se arrivata grazie alla Coppa Italia. Ed essere usciti a un passo dalla finale non è un demerito. Abbiamo dimostrato il nostro valore».

Le altre

Niente da fare, nella corsa playoff, per il Quartu 2000 del bomber Ibba e per il San Teodoro, come già scritto.

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In coda, il Latte Dolce finisce all’ultimo posto e retrocede direttamente in Promozione. Gli altri due posti per l’inferno arrivano dai playout. Il Sant’Elena di Bernardo Mereu spedisce in Promozione la Tharros mentre il Selargius si salva a discapito dell’Ilva.  

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