Identità e design, la sfida di due grafici innamorati dell’Isola
La scommessa di Arianna Ardu e Andrea Dessì: hanno creato la propria attività a Baradili, il paese più piccolo dell’IsolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È il paese più piccolo della Sardegna. Sembra un borgo fantasma, addirittura le statistiche Istat prevedono che entro il 2025 Baradili dovrebbe scomparire dai radar dell’Alta Marmilla. Eppure in questo paesino di appena 76 anime c’è ancora chi investe e scommette. È il caso di una giovane coppia che non solo ha deciso di prendere casa e mettere su famiglia in questo angolo fra la pianura e le colline dell’interno ma addirittura rilancia ponendo le basi del proprio futuro: Arianna Ardu, 37 anni e il compagno Andrea Dessì (39) hanno aperto un laboratorio di design. Una vera sfida, una prova di coraggio ma anche di amore per la propria terra. «Due anni fa abbiamo deciso di costruire a Baradili la nostra casa – racconta la giovane grafica– poi abbiamo iniziato la nuova attività nel laboratorio. È stata una scelta di vita pienamente consapevole, di cui andiamo veramente fieri». E adesso l’attività inizia a poco a poco ad ampliarsi, sfruttando le opportunità della tecnologia e una rete internet che in pochi secondi mette i designer in contatto con aziende di tutto il mondo.
L’attività
Con una stampante 3D e tanta professionalità unita a una buona dose di creatività, la coppia ha pensato di realizzare souvenir, complementi di arredo e idee regalo ispirandosi esclusivamente all’identità sarda. «Utilizziamo il legno per tutte le nostre creazioni che sono completamente sostenibili – spiega Arianna Ardu – I nostri gadget non sono semplici souvenir, ma autentiche esperienze sensoriali. Ogni pezzo racchiude non solo la bellezza visiva e tattile della tradizione sarda ma anche il profumo del mirto, il cuore della nostra macchia mediterranea». Portachiavi e altri semplici oggetti che coinvolgono vista, tatto e olfatto, creando un legame profondo con il territorio. «Texture esclusive ispirate ai tappeti sardi, con un design essenziale e moderno – spiega Arianna Ardu – Lavoriamo il legno con tecnologie avanzate come il taglio laser». E poi il profumo di mirto che sprigionano questi souvenir è l’altro valore aggiunto. Le creazioni della coppia stanno riscuotendo grande successo, sono state scelte anche da realtà prestigiose come il Museo del Tappeto di Samugheo.
I souvenir in legno che profumano di mirto creati a Baradili (foto concessa)
«Noi siamo legatissimi alla Sardegna e in particolare alla Marmilla – racconta la giovane grafica – per questo vogliamo che nei nostri prodotti ci sia l’essenza della nostra terra, è un modo per valorizzare l’identità e le tradizioni di un intero popolo». Tanto è vero che adesso il progetto della coppia si estende ulteriormente con la creazione di oggetti per le strutture ricettive. «Siamo convinti che gli ambienti, i dettagli, i piccoli gesti di accoglienza possano fare la differenza tra un soggiorno qualsiasi e un'esperienza che invece resta nel cuore. I nostri complementi d'arredo in legno personalizzato sono pensati per aggiungere calore, funzionalità e stile agli spazi rendendo l'ospitalità unica».
I due grafici al lavoro nel laboratorio (foto concessa)
Il laboratorio di design è l’ultima scommessa della coppia di imprenditori coraggiosi che si aggiunge alle altre attività presenti già da tempo a Baradili come le due pizzerie, un parco acquatico (che d’estate fa schizzare miracolosamente le presenze a quota 20mila), campi da padel e calcio, un raviolificio, un noleggio caravan e una falegnameria. Artigiani e imprenditori che riscoprono il valore della lentezza, l’importanza di una vita lontana dalla frenesia ma non per questo arretrata o dimenticata dalla tecnologia. Anzi, proprio la tecnologia più avanzata permette di superare le difficoltà logistiche dovute a trasporti pubblici e collegamenti carenti.