La comunità terapeutica è libera. È un luogo senza radici, vive di pensieri condivisi. Sulla salute mentale, su come gira il mondo. La sofferenza psichica ha fame d’aria, di sentieri, di piazze dense di persone. Parlare, ascoltare, spartire passi, suoni e silenzi. Alessandro Coni, psichiatra originario di Ussassai, da anni porta i suoi pazienti a spasso per i monti. Dal Tibet ai Tacchi d’Ogliastra i Sentieri sono sempre più liberi. In questa ricetta ci sono due paesi, Seulo e Ussassai, piccole tribù dedite a sorrisi e accoglienza e ci sono le bellezze della Barbagia Seulo, volti di pietra, radici millenarie. E poi i teatranti, i cibi della tradizione e la musica che tutto unisce e ricama. Rosso è il colore della vita che scorre, rosse sono le magliette dei protagonisti.

Il laboratorio, giunta alla quinta edizione, è questo e molto altro. Due giorni, venerdì 27 e sabato 28 settembre, per incontrarsi e riflettere sulla salute mentale. Camminare insieme con e nelle comunità. “Sentieri di libertà – spiega Alessandro Coni - vuole essere la metafora viva di una salute mentale che si realizza nel contesto relazionale di comunità che accolgono e non escludono, che valorizzano la specificità del singolo, che si fondano sui principi della democrazia e che non erigono recinti per imprigionare l’umana fragilità. Non ci può essere salute mentale senza comunità e lo sviluppo di se stessi non può prescindere dall’alleanza con gli altri esseri umani”.

I luoghi di incontro hanno un ruolo cardine. Sono piazza Genneria a Seulo e il santuario di San Gerola a Ussassai.

«Le agorà – spiega Coni – saranno lo spazio fisico e affettivo durante le quali i partecipanti alla manifestazione si confronteranno su temi del bene comune salute mentale che, non essendo patrimonio dello stato e tanto meno dei privati ma dell’intera comunità, deve essere preservata e gestita attraverso modalità partecipative e collaborative comunitarie».

Alle riunioni, che si svolgeranno in gruppo, prenderanno parte le persone che stanno attraversando o hanno vissuto una sofferenza psichica e le loro famiglie, operatori della salute mentale, che vivono un momento di grande sofferenza, gli abitanti dei paesi ospitanti, amministratori compresi. Nessuno si senta escluso, in un tribù che pratica coesione come rituale curativo. Il dialogo è democratico, non ci sono recinti in un alleanza che nessuno lascia indietro.

Sentieri di libertà è organizzato dalla Società Italiana di MontagnaTerapia (SIMonT) in collaborazione con i Comuni e cittadini di Seulo e Ussassai, Pro Loco Ussassai, l’associazione Andalas de Amistade trekking. Una sinergia che rafforza il senso di accoglienza. “Siamo felici, orgogliosi ed entusiasti di ospitare questa manifestazione – spiega il sindaco di Ussassai Francesco Usai – Alcune persone che seguono percorsi di cura presso dei centri di salute mentale sono già stati ospitati a Ussassai per i festeggiamenti in onore di San Gerolamo per cui quale occasione migliore per riabbracciare i vecchi amici e i nuovi che si vorranno unire a Sentieri di Libertà”.

“Ci sono tutti i presupposti affinché Seulo adotti questo progetto con la speranza che possa essere portato avanti anche in futuro”, ha detto il sindaco di Seulo Enrico Murgia.

Gli abitanti accompagneranno gli ospiti sui sentieri degli antenati e offriranno cibo. Il cerchio stringe e abbraccia, cura e protegge.

Davide Concu, presidente della Pro Loco di Ussassai, due anni fa ha portato tre giocatori della struttura Antes a giocare con la squadra del paese. “Con Sentieri di Libertà ci sentiamo di nuovo parte di un progetto che mira ad accogliere i pazienti all’interno delle nostre comunità per un modo differente di fare terapia”.

Dagli organizzatori un auspicio. “Dalle riflessioni che hanno preceduto l’organizzazione della manifestazione è emerso che gli operatori della salute mentale si trovano ad affrontare un momento storico di grande difficoltà, pertanto, bisogna riconoscerne la sofferenza e prendersi cura di loro offendo maggiori spazi di riflessione e formazione. Per questo motivo l’edizione 2024 della manifestazione avrà, rispetto al passato, una maggiore rappresentanza di operatori della salute mentale. Ci si augura che la manifestazione possa rafforzare la consapevolezza che non può esserci salute mentale senza uomini e donne capaci di costruire comunitas e di assumere le proprie responsabilità verso gli altri», hanno concluso gli organizzatori”. 

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