Ryanair ha fatto scuola. E ora tutte le altre sorelle low cost hanno imparato la lezione, trasformando i trolley in cabina in un lusso. Non c’è compagnia che non chieda un supplemento per portare a bordo il bagaglio a mano, pratica indispensabile se non si vuole perdere tempo di fronte ai nastri nell’area arrivi dopo l’atterraggio. Sul web quasi tutte le compagnie propongono un “pacchetto” di comodità da aggiungere al biglietto per il volo nudo e crudo. La combinazione più diffusa è quella che prevede l’imbarco prioritario e la possibilità di salire a bordo con due bagagli a mano (uno zaino più un trolley). In questo caso si spendono dai 23 euro (Ryanair) ai 45 euro (EasyJet) se la scelta viene fatta online al momento della prenotazione. Altrimenti in aeroporto si possono pagare penali più costose (50 euro) pur di non separarsi dalla propria valigia.

Anche Volotea ha aggiornato la propria politica in materia. Se non si acquista l’imbarco prioritario si può portare in cabina solo uno zaino o un bagaglio di piccole dimensioni. Sistemare il trolley nella cappelliera dell’aereo costa 41 euro. E se i passeggeri dimenticano di acquistare questo “benefit” rischiano di pagare una penale di 50 euro «per imbarcare il bagaglio a mano al gate». La regola in teoria non vale per i collegamenti in continuità territoriale, ma in tanti si sono trovati spiazzati di fronte alle novità.

Però è frequente che i passeggeri sardi acquistino i biglietti per Roma e Milano alle tariffe “libere” dedicate ai turisti. Perché a volte sono più convenienti, a seconda dell’orario e del giorno di partenza. In questo caso però Volotea non riconosce i diritti stabiliti nella convenzione con la Regione. E così molti sono costretti a pagare il sovrapprezzo in aeroporto, poco prima del decollo.

Passeggeri nell'area partenze di un aeroporto (foto archivio L'Unione Sarda)
Passeggeri nell'area partenze di un aeroporto (foto archivio L'Unione Sarda)
Passeggeri nell'area partenze di un aeroporto (foto archivio L'Unione Sarda)

“Le compagnie low cost, poi, hanno inventato nuovi fantasiosi balzelli a carico dei viaggiatori, come la possibilità, alla modica cifra di 3 euro, di bloccare per 48 ore una tariffa online, oppure il check-in automatico (2 euro), o la facoltà di cambiare la data del volo (12,80 euro)”, dice Furio Truzzi, presidente di Assoutenti. E questi sovrapprezzi “sfruttano in modo evidente l'emergenza Covid, speculando sulla necessità dei consumatori di ricorrere a scelte flessibili in questo momento di grande incertezza sul fronte sanitario”.

Sugli “extracosti” vigila, soprattutto in estate, l’Enac. L’ente nazionale per l’aviazione civile un anno fa aveva sanzionato quattro low cost (Ryanair, Wizzair, Volotea e EasyJet) per aver obbligato le famiglie con bambini o i passeggeri con mobilità ridotta (che viaggiano con accompagnatore) a pagare un supplemento per avere l’assegnazione dei posti a sedere sugli aerei. Una pratica che ha fatto guadagnare alle compagnie centinaia di migliaia di euro.

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