Un bosco ammantato di incanto, l’entusiasmo, contagioso, di tanti bambini. I suoni, i colori, le poesie, i canti. I libri, la manualità e l’inventiva. Tutto questo, e molto altro, è Ridda Selvaggia, il festival della letteratura dell’infanzia che per la sua seconda edizione, è cresciuto e diventato più bello. In uno scenario incantevole come quello del Seleni, il polmone verde di Lanusei. «Tre giorni intensi, dal 13 al 15 giugno scorsi, hanno trasformato il bosco in un luogo incantato e vivo», sottolineano con compiacimento gli organizzatori, «attraversato da bambine e bambini, famiglie, artiste e artisti, educatori e narratrici: un’autentica “ridda selvaggia” di storie, gesti, suoni, disegni e sogni. Il festival ha registrato oltre 2.000 presenze tra adulti e bambini, a conferma di un entusiasmo diffuso e crescente intorno a questa esperienza unica nel suo genere. La manifestazione, che proseguirà tra ottobre e novembre con attività nelle scuole e biblioteche dell’Ogliastra, ha proposto oltre 70 appuntamenti in natura, rivolti a una fascia d’età da 1 a 11 anni, coinvolgendo un pubblico trasversale e numerosissimo».

Piccoli spettatori al Festival (foto Giulia Camba)
Piccoli spettatori al Festival (foto Giulia Camba)
Piccoli spettatori al Festival (foto Giulia Camba)

La manifestazione, promossa dal Comune di Lanusei con il sostegno di Regione, Fondazione di Sardegna, Unione dei Comuni d’Ogliastra e Comuni di Arzana, Bari Sardo, Baunei, Cardedu, Elini, Ilbono, Loceri, Santa Maria Navarrese, Triei, Urzulei, Villanova e Villagrande Strisaili, per la regia di Tuttestorie e l’apporto prezioso del liceo Da Vinci, ha potuto godere del lavoro, determinante, di ragazze e ragazzi ogliastrini che si sono dati un gran daffare nell’accoglienza, nell’organizzazione, nel supporto. Ridda Selvaggia anche in questo senso rappresenta una comunità che cresce. «Un progetto profondamente comunitario – piace dire agli organizzatori - che ha visto la collaborazione attiva di scuole, associazioni, biblioteche, case editrici, enti pubblici e appunto la squadra appassionata di oltre 40 volontarie e volontari». Il bosco ha dato tanto al festival, in termini di contesto e suggestioni, Ridda ha dato tanto al bosco, facendolo vivere e palpitare.

Volontari e guide (foto Giulia Camba)
Volontari e guide (foto Giulia Camba)
Volontari e guide (foto Giulia Camba)

«È tanta la soddisfazione per la riuscita di questa seconda edizione del festival – dice Maria Tegas, assessora comunale alla Cultura -. La grande partecipazione si è unita alla grande professionalità ed eccellenza dei laboratori proposti. Il bosco diventa tela che si colora con la presenza partecipata dei bambini. In uno scenario meraviglioso che unisce bambini e famiglie. La collaborazione tra comune, cooperativa e professionisti ha reso possibile questo grande evento. Si registra un grande ritorno anche in termini economici per la comunità, nonché una grande pubblicità per le bellezze ambientali del nostro territorio. Mentre godiamo ancora per il grande successo ci prepariamo per la terza edizione che sicuramente non tradirà le aspettative».

Al compiacimento di Maria Tegas si unisce quello di Manuela Fiori, direttrice artistica del festival: «Questa edizione della Ridda ha confermato il grande desiderio delle persone, piccole e grandi, di vivere esperienze in cui la letteratura e le arti sono occasioni per donarsi dei momenti in cui stare assieme con nuovi occhi. Il bosco accende curiosità, libertà, desiderio di esplorare oltre i confini, in qualche modo cura. È stato bellissimo vedere i grandi mettersi in gioco assieme ai bambini. In momenti difficili come quello che stiamo vivendo sono esperienze di comunità come questa a dare un senso profondo al nostro lavoro». Merito degli artisti che hanno dato cuore, anima e sostanza al festival. D’obbligo citarli tutti.

Catia Castagna ha orchestrato l’esplorazione notturna Gretel & Hansel, non temete la notte, attraverso un percorso tra luci e ombre nel cuore del bosco. Con lei la danzatrice Delfina Stella, con un laboratorio fisico e teatrale ispirato alla fiaba di Hansel e Gretel, il musicista Alessandro Melis, in collaborazione con la Scuola Civica di Musica dell’Ogliastra, l’attore Silvano Vargiu con Teatro della Chimera, Emanuele Ortu, Paola Borsoi e Mariano Usai. Bambine e bambini hanno preso la forma di creature della Ridda attraverse le maschere dell’artista Simone Perra. Pia Valentinis, illustratrice, ha proposto un laboratorio di autoritratto per adulti ispirato al suo nuovo libro Fare figure (Topipittori), oltre a curare una postazione di disegno dal vero. Accanto a lei, il collega Mario Onnis ha condotto il laboratorio Fioriture incredibili per passeggiare fra le nuvole, legato al suo albo I fiori di Mario, sempre edito da Topipittori.

Tra le voci narranti Roberta Balestrucci, gli scrittori Andrea Pau, scrittore e curatore di due proposte per adulti, e Davide Madeddu, autore del libro Animali di passaggio (Edizioni Montag), che ha coinvolto il pubblico in un laboratorio narrativo dedicato al rapporto affettivo con gli animali.

Anna Fascendini, attrice e performer, ha proposto Contakids, un progetto per piccoli da 1 a 3 anni: un gioco di relazione corporea tra grandi e piccoli. Il musicista Alessandro Melis ha condotto anche l’intenso bagno sonoro e, assieme a Catia Castagna, il coinvolgente Drum Circle finale.

Radici. Piccolo Museo della Natura, centro culturale palermitano, con Caterina Strafalaci ha allestito uno spazio selvatico temporaneo ricco di materiali naturali e strumenti di osservazione, mentre Chicca Cosentino ha curato attività formative per insegnanti e giochi camminati legati al pensiero ecologico, ispirati al suo libro Giochi per promuovere il pensiero ecologico (Carocci).

Di alto valore pedagogico, legato all’infanzia e alla natura, è stato l’incontro formativo Persi nel bosco, con Fabrizio Bertolino ed Emanuele Ortu, in collaborazione con il Master in Albi Illustrati e Natura dell’Università della Valle d’Aosta. Ortu è stato anche guida di esplorazioni narrative e sonore lungo tutto il festival, insieme all’archeologa Giulia Balzano, che ha proposto il progetto Un Bosco da Fiaba, sviluppato nel Parco dell’Ossidiana di Pau.

Un'attività nel bosco (foto Giulia Camba)
Un'attività nel bosco (foto Giulia Camba)
Un'attività nel bosco (foto Giulia Camba)

E poi attività sensoriali e ancora natura, grazie ai laboratori tattili dell’Associazione Punti di Vista, al Minimù – Mini Museo del Microcosmo e alle visite guidate all’Osservatorio astronomico Ferdinando Caliumi, per scoprire le meraviglie del cielo notturno.

Il progetto Nati per Leggere ha avuto un proprio spazio permanente nel festival, con la partecipazione della biblioteca Angelino Usai di Lanusei, delle lettrici volontarie della sezione regionale e del Centro Regionale Documentazione Biblioteche per Ragazzi, che ha messo a disposizione una selezione di libri dedicati ai bambini dagli 1 ai 5 anni.

Ma i protagonisti sono stati soprattutto i bambini, arrivati a Lanusei da ogni angolo dell’Isola. Ridda Selvaggia, in fondo, è cosa loro.

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