Tutela delle minoranza linguistiche, bilinguismo, pari dignità della lingua sarda. Sono i capisaldi di una battaglia culturale sempre viva e che a Oristano adesso ha raggiunto un importante traguardo con lo sportello linguistico, aperto negli uffici al primo piano del Palazzo di giustizia. C’è voluto un procuratore capo, originario del Piemonte, per far decollare il progetto. Ezio Domenico Basso, dal 2016 alla guida della procura oristanese, ha scommesso su un’iniziativa che da un lato è una garanzia per i cittadini, appartenenti a una minoranza linguistica, di potersi esprimere con la propria lingua anche in un Tribunale. Dall’altro consente a magistrati e polizia giudiziaria di destreggiarsi nelle infinite sfumature e declinazioni del sardo che in questo modo viene anche maggiormente valorizzato e tutelato. “Anche nella mia terra ci sono diverse minoranze linguistiche riconosciute, e so bene quanto sia importante tutelarle” sostiene il procuratore Basso.

Il progetto

Lo sportello, il primo ad essere operativo in Italia, è stato aperto grazie al progetto “Sa lege est aguale pro totus”, presentato nel 2019 al Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri. “La richiesta era stata presentata un anno fa, poi il progetto è stato approvato, finanziato e siamo potuti partire – ha spiegato Ezio Domenico Basso – adesso ho presentato una richiesta di finanziamento per il prossimo anno così da poter proseguire con l’attività”. Lo sportello, al primo piano del Palazzo che si affaccia su piazza Aldo Moro (aperto il lunedì, mercoledì, venerdì dalle 11.30 alle 13.30) con un esperto e traduttore garantisce prima di tutto i cittadini secondo quando stabilito anche dal Codice di procedura penale. L’articolo 109, comma 2 prevede che “davanti all’autorità giudiziaria di primo grado o di appello che ha competenza su un territorio in cui esiste una minoranza linguistica riconosciuta, il cittadino a sua richiesta può essere interrogato o esaminato nella sua lingua madre. Il verbale e tutti gli atti del procedimento saranno redatti e tradotti anche in questa lingua”.

Lo sportello linguistico (foto Valeria Pinna)
Lo sportello linguistico (foto Valeria Pinna)
Lo sportello linguistico (foto Valeria Pinna)

L’esperto

“Finora non sono state tante le richieste da parte degli utenti esterni – spiega Antonello Garau, l’esperto che gestisce lo sportello linguistico – forse nelle persone deve maturare ancora la consapevolezza di questo diritto e soprattutto la possibilità che gli uffici della Procura di Oristano stanno offrendo. Noi comunque siamo qui sempre a disposizione”. Tra le richieste più recenti spiccano certamente quelle di molti pastori, finiti sotto inchiesta per la protesta sul prezzo del latte. “Abbiamo già chiesto di avere gli atti del procedimento in sardo” osserva Cristina Puddu, l’avvocata che assiste diverse persone coinvolte nell’indagine e che già al fianco dell’indipendentista di Terralba Doddore Meloni si era battuta per l’utilizzo del sardo nelle Aule di Giustizia. “Questo servizio è una presa d'atto della dignità della lingua sarda – ha aggiunto – ed è anche un’innovazione per gli uffici giudiziari oristanesi. Senza dimenticare che già la Corte di Cassazione ha riconosciuto la legittimità dell'utilizzo del sardo”.

Il Tribunale di Oristano (foto archivio L'Unione sarda)
Il Tribunale di Oristano (foto archivio L'Unione sarda)
Il Tribunale di Oristano (foto archivio L'Unione sarda)

Le inchieste

Le consulenze e il supporto di un esperto di lingua sarda si sta rivelando fondamentale per magistrati e investigatori che, in una realtà in cui si parlano sia l'italiano che il sardo spesso hanno necessità di traduzioni ma anche di interpretare particolari espressioni. “Ogni lingua è sempre molto articolata e ha svariate sfumature che possono sfuggire a una traduzione letterale dei singoli termini – sottolinea Antonello Garau – alcune espressioni vanno inserite nel contesto, in sardo esistono numerosi modi di dire che hanno necessità di essere interpretati”. Ed ecco che il lavoro dell’esperto è sempre più importante ad esempio nelle trascrizioni delle intercettazioni ambientali e telefoniche “in cui bisogna stare attentissimi anche alle pause, perché molto spesso parla anche il silenzio” aggiunge Garau.

Il servizio intanto va avanti e potrebbe ampliarsi perché negli obiettivi della Procura c’è l’intenzione di mettere a disposizione di altre Istituzioni lo sportello, stipulando apposite convenzioni.

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