Dimenticate Radio Tirana, e perfino Radio Gaga. Lassù da qualche parte in Russia c’è una stazione radio in cui non lavora nessuno. Eppure trasmette senza interruzioni dal 1973. È una radio fantasma, UVB 76, per gli amici Radio Buzzer. Sulla frequenza 4625 kHz è possibile ascoltare un ronzio monotono, ripetuto 25 volte al minuto, a volte solo spezzato da una sirena. Se davvero avete la pazienza di ascoltare meglio talvolta, ma non vi è certezza si possono ascoltare delle voci umane. Pronunciano messaggi in russo e non bastasse, cifrati: è attiva 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno e ha comunque un bel numero di appassionati se la sua storia, a metà tra suggestione e leggenda, ciclicamente riappare tra le spire del web.

Gli esperti si dividono ma di Radio Buzzer si parla. Nel corso della sua lunga esistenza dovrebbe avere perfino cambiato nome. Si ritiene che la stazione si sia chiamata fino al 2010 con l’identificativo UVB-76 o UZB-76. E poi un piccolo mistero.

Da settembre 2010 il sito di trasmissione è stato spostato e il call sign  utilizzato all’interno dei messaggi vocali è stato MDZhB. Mentre dalla fine del 2015 viene utilizzato un nuovo callsign, ZhUOS.

Ma che cosa si può ascoltare, sulle frequenze misteriose di questa stranissima radio? Il suono che si ascolta nelle trasmissioni è un ronzio simile a quello di un sonar, dalla durata di 1,2 secondi, con piccole pause. Questo suono si ripete dalle 21 alle 34 volte al minuto. A volte una voce maschile, in russo, pronuncia messaggi incomprensibili anche ai russofoni. A volte Radio Buzzer tace. Non è dato sapere se vittima della censura di Putin o meno. Sta di fatto che nel 2010 per tre giorni la stazione all’epoca UVB-76 interruppe le trasmissioni per circa 24 ore, in cui vi fu assoluto silenzio. Ricominciò con un messaggio come al solito di numeri e nomi.

Anche il 3 novembre del 2001 il microfono forse fu involontariamente lasciato acceso, e si sentirono pronunciare delle frasi in russo la cui traduzione è “Io sono 143. Non si riceve il generatore (oscillatore). Quella roba viene dalla stanza hardware.”

Altre si sono verificate nel corso degli anni. Episodi indimenticabili nella monotona programmazione della radio. Il settembre 2010 venne trasmesso un brano di musica classica della durata di 38 secondi. Un estratto  da “Il lago dei cigni” di Tchaikovsky. Quattro giorni dopo invece una voce femminile iniziò a contare da 1 a 9 in russo. 

C’è chi pensa che la trasmissione sia costantemente ascoltata da commissariati militari. Mentre un articolo apparso in una rivista scientifica descrive un osservatorio che misurerebbe i cambiamenti nella ionosfera trasmettendo un segnale a 4.625 kHz, uguale al Buzzer.

È stato anche ipotizzato che i messaggi vocali siano una sorta di comunicazioni militari cifrate, e che il ronzio sia solo un “marcatore” utilizzato per mantenere la frequenza sempre occupata, così da averla libera per poter trasmettere in caso di bisogno.

Un’altra teoria, la più gettonata, ipotizza che la stazione radio fantasma si parte del sistema di controllo nucleare sovietico Perimetr, più conosciuto come Dead Hand. Si tratta di un sistema in uso durante la guerra fredda e secondo molti osservatori potrebbe essere utilizzato di nuovo in caso che una guerra nucleare limiti le possibilità di comunicazione al livello tecnologico di cui siamo abituati.

Le frequenze fantasma come Buzzer (infatti sul web si trovano anche altri casi) sono anche state protagonista di molte storie "horror". Facile intuire perché. Trasmettono melodie o ronzii inquietanti, seguiti da una serie di numeri letti da una voce umana o sintetizzata.

Ultimamente sta succedendo qualcosa. La stazione ha iniziato a inviare diversi meme e perfino la canzone Gangnam Style. La causa, secondo coloro che guardano i messaggi, sono probabilmente alcuni hacker che hanno dirottato la frequenza. Su You Tube è possibile ascoltare numerosi esempi di questa radio fantasma. Tutto contribuisce ad alimentare la leggenda.

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