Impianti fotovoltaici, l’assalto non si ferma
Da gennaio a novembre dello scorso anno sono stati inaugurati 7.459 parchi, quasi il 13% in più rispetto al 2023Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’assalto delle rinnovabili all’Isola non si è fermato. Nei mesi in cui in Consiglio regionale si discuteva sulle aree idonee, ignorando la legge Pratobello spinta da oltre 210mila firme, l’installazione di nuovi impianti è andata avanti, senza risentire troppo della moratoria varata la scorsa estate.
Da gennaio a novembre dello scorso anno sono stati inaugurati 7.459 impianti, quasi il 13% in più rispetto al 2023. Ora distribuiti su tutto il territorio sardo si contano 67.638 punti di produzione di energia rinnovabile. Lo dicono i dati di Terna, che riportano anche la crescita rilevata a ottobre: 653 impianti, quasi tutti costituiti da pannelli fotovoltaici. E i numeri diventano più grandi se si considerano gli ultimi 12 mesi delle statistiche disponibili (da ottobre 2023 a ottobre 2024): in questo lasso di tempo si arriva addirittura a un +15% di impianti. Tra agosto, settembre e ottobre, un periodo in cui la moratoria era in vigore, si è andati avanti alla media di 560 nuovi allacci al mese. Altro che blocco degli speculatori e stop all’umiliazione del paesaggio.
E come se non bastasse le aziende – quasi sempre con sede lontano dall’Isola – continuano a presentare progetti per realizzare impianti di produzione di energia rinnovabile. Terna dice che la Sardegna è terza per numero di pratiche depositate: stando all’ultimo aggiornamento, che considera le carte presentate sino al 31 ottobre 2024, i dossier in attesa di risposta sono 782. Per i più imponenti – dai 30 megawatt in su – è necessaria la valutazione di impatto ambientale del ministero. Il 20 novembre è stato formalizzato l’avvio della procedura di Via per undici aerogeneratori tra Ittiri, Banari, Thiesi e Bessude. Pale del vento nel Sassarese per una potenza complessiva di 74,25 megawatt. Due giorni prima è toccato alla Gallura con sette torri per 50,4 megawatt, sparse per i territori di Bortigiadas, Tempio e Calangianus.
E ancora: nel Sud Sardegna, sempre in queste settimane, il ministero ha preso in mano il fascicolo delle torri nel Sarcidano, tra Isili, Nurallao, Nuragus e Genoni, che avranno anche un sistema di accumulo da 8 megawatt. A Olmedo invece c’è chi vuole realizzare un impianto agrivoltaico da 55 megawatt. Distese di metallo e silicio in mezzo alle campagne, in grado di far salire la temperatura dell’ambiente circostante – con il principio delle isole di calore – di tre o quattro gradi.