Oltre 2700 iscritti all’Ordine professionale, non tutti in attività. Gli avvocati sono tanti, forse troppi perché ciascuno riesca a ritagliarsi un proprio spazio e una fetta di mercato in un territorio piccolo come quello di Cagliari e della sua vecchia ex provincia, che abbraccia anche il Medio Campidano e il Sulcis Iglesiente. Anche se l’Italia, non una novità, è uno dei Paesi con la più alta litigiosità a livello europeo.

Toghe e codici (archivio)
Toghe e codici (archivio)
Toghe e codici (archivio)

Quel che decenni fa era il sogno professionale della grande maggioranza delle famiglie (fare da adulti il medico o il legale), difficilmente raggiungibile per l’alto costo da sostenere negli studi e la maggiore severità dei docenti, oggi è strada più facilmente percorribile e accessibile. Così il numero di toghe è aumentato esponenzialmente, tanto da spingere negli ultimi anni non pochi lavoratori del diritto ad alzare le mani e, nell’impossibilità di far quadrare i conti, abbandonare la professione. Magari occupandosi della stessa materia in altri ambiti come dipendenti (amministrazioni pubbliche o società private) o cambiando del tutto attività.

Il calo negli anni

Come già segnalato alcuni mesi fa in questa stessa rubrica, le toghe nel 2021 erano 2.745, in lieve calo rispetto alle 2.772 del 2017, alle 2.797 del 2018 e alle 2.768 del 2020. A livello nazionale le cancellazioni dall’Albo sono state 5.800. Molte hanno approfittato dei concorsi per coprire i vuoti del personale amministrativo interno al ministero della Giustizia cambiando totalmente vita. Non pochi sono stati inquadrati negli organici dello stesso Tribunale cagliaritano.

Che emergere nelle aule di un Palazzo di giustizia sia diventata impresa complicata si intuisce anche, in qualche misura, dalla recente decisione dell’Ordine forense del capoluogo, il cui presidente è Matteo Pinna, di avviare corsi di alta formazione obbligatoria destinati a chi deve sostenere l’esame per diventare avvocati a tutti gli effetti: un anno e mezzo di lezioni con un esame ogni semestre. Dunque oltre il corso di studi in Giurisprudenza, la laurea e il praticantato ora c’è un quarto passaggio indispensabile, che alza l’asticella e allunga ulteriormente i tempi. Con un’ulteriore novità: il corso per diventare difensori d’ufficio. Insomma, la professione si evolve, diventa più moderna, rende indispensabile aggiornarsi costantemente (anche per tenere il passo dei codici rinnovati più volte spesso nello stesso anno, per tacere della tanto contestata riforma Cartabia), costringe a studiare i cambiamenti delle normative e della sensibilità comune. E così gli Ordini studiano nuove strade da seguire per fornire un servizio sempre più al passo coi tempi.

Matteo Pinna, presidente dell'Ordine forense cagliaritano (archivio)
Matteo Pinna, presidente dell'Ordine forense cagliaritano (archivio)
Matteo Pinna, presidente dell'Ordine forense cagliaritano (archivio)

Praticanti a scuola

A Cagliari le lezioni per l’alta formazione forense sono stati istituiti nel 2019 ma è dallo scorso settembre che è stata avviata la scuola destinata ai praticanti. Sono corsi obbligatori organizzati dal Consiglio dell’ordine in collaborazione con la Fondazione forense, presieduta dall’avvocato Roberto Nati, e coordinati dall’avvocata Rosanna Perra: un anno e mezzo di formazione, alla quale partecipano anche avvocati provenienti da Oristano e Nuoro, diviso in tre parti e tre gruppi di lavoro incentrati sul diritto penale, civile e amministrativo. I docenti sono loro colleghi esperti. Ogni semestre si tiene un esame di valutazione basato su un questionario organizzato dal Consiglio nazionale forense. Non parteciparvi impedisce di sostenere l’esame professionale. Al momento è tutto gratuito.

L'avvocato Roberto Nati (archivio)
L'avvocato Roberto Nati (archivio)
L'avvocato Roberto Nati (archivio)

Le lezioni, della durata di 4 ore (dalle 12 alle 14 e dalle 15 alle 17), si tengono una volta alla settimana. Gli “studenti” esaminano casi giurisprudenziali, esaminano la dottrina, scoprono segreti e tecniche professionali. Al momento partecipa una ventina di praticanti, ma iscriversi alla scuola (aperta a chiunque voglia farne parte) è obbligatorio per chi ha cominciato la pratica lo scorso aprile: quindi i numeri aumenteranno a breve.

Non è finita qui

Non è tutto. Da novembre è stato avviato anche un secondo corso obbligatorio, ma a pagamento (per coprire le spese organizzative), destinato stavolta a chi vuole iscriversi alle liste dei difensori d’ufficio, cioè quei legali nominati automaticamente dal sistema informatico per gli indagati che ne abbiano necessità in seguito a una conclusione di indagini, un arresto, una denuncia e ancora non abbiano avuto il tempo (o la possibilità) di incaricare un legale di fiducia.

Un'aula del Tribunale di Cagliari (archivio)
Un'aula del Tribunale di Cagliari (archivio)
Un'aula del Tribunale di Cagliari (archivio)

«Sono corsi di alta formazione per chi deve iscriversi alle liste e chi vuole specializzarsi nel settore», spiegano gli organizzatori. In questo caso l’obiettivo è perfezionare la conoscenza del codice penale e di procedura penale. Coordinate dall’avvocato Mauro Trogu e organizzate da Ordine, Fondazione e Aiga, le lezioni sono portate avanti da penalisti di Cagliari e di altri Ordini, da magistrati e da docenti universitari.

L'avvocato Mauro Trogu (archivio)
L'avvocato Mauro Trogu (archivio)
L'avvocato Mauro Trogu (archivio)

Infine, tra pochi giorni (a febbraio) prenderà il via anche un master specialistico interdisciplinare sulla violenza domestica e di genere. L’iniziativa, a sua volta organizzata dall’Ordine degli avvocati e dalla Fondazione forense, è rivolta principalmente ai legali ma è aperta anche agli altri professionisti dei vari settori di intervento quali psichiatri, psicologi, assistenti sociali, forze di polizia e così via.

L'avvocata Valeria Aresti (archivio)
L'avvocata Valeria Aresti (archivio)
L'avvocata Valeria Aresti (archivio)

Il corso, diretto dall’avvocata Valeria Aresti, vuole offrire un percorso formativo qualificato riguardante diverse aree tematiche (legale, medico legale, criminologica, sociologica, antropologica, filosofico giuridica, psicologica, psichiatrica e comunicativa). Nel sito dell’Ordine sono disponibili tutte le informazioni su come si svolge il corso.

Il Palazzo di giustizia di Cagliari (archivio)
Il Palazzo di giustizia di Cagliari (archivio)
Il Palazzo di giustizia di Cagliari (archivio)

Insomma, come in altre discipline anche l’attività forense ha necessità di incrementare le conoscenze e affinare le capacità tecniche dei propri protagonisti. Un passaggio che, a naso, potrebbe restringere ulteriormente il numero di iscritti. Maggiore è la difficoltà, minore sarà il numero di chi riuscirà a superare l’ostacolo.

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