Non c’è pace per Alessio Cragno. Dal Cagliari al Sassuolo (via Monza), l’ex portiere rossoblù sta attraversando un momento tutt’altro che positivo nella sua carriera, dopo aver vissuto una serie di eventi sfortunati che ne hanno messo a dura prova la fiducia, essenziale per un portiere.

Il triste capitolo di questa storia calcistica inizia con la retrocessione del Cagliari nella partita fatale contro il Venezia. Cragno, che era stato uno dei punti di forza della squadra rossoblù, ha dovuto affrontare l'amarezza del declassamento. Una mazzata per il ragazzo di Fiesole, oggi ventinovenne, legato a Cagliari da molte gioie personali (nell’Isola ha messo su famiglia), qualcuna sportiva ma anche da grandi delusioni: su tutte, appunto, la tragedia sportiva che visse da protagonista dopo lo 0-0 del “Penzo”.

Ma le sfortune di Cragno non sono limitate alla retrocessione del Cagliari di due stagioni fa, tra l’altro cancellata dalla banda Ranieri al 94’ della finale playoff contro il Bari dall’ormai storica zampata di capitan Pavoletti. Subito dopo ha di fatto perso il ruolo di vice Donnarumma in Nazionale. Cragno nel frattempo era stato ceduto in prestito al Monza (che a giugno 2023 lo ha riscattato), ma invece di ottenere la possibilità di giocare regolarmente, si è trovato ad essere la riserva di Davide Di Gregorio. Questo ulteriore colpo gli ha consigliato di cambiare aria un’altra volta.

Ora rieccolo al Sassuolo, ma il suo destino sembra ancora incerto. Nonostante sia un portiere talentuoso e dotato di grandi abilità, ha dovuto fare i conti con la presenza del "vecchio" Andrea Consigli, storico portiere della squadra neroverde.

Eppure l’ex rossoblù ha dimostrato di avere una grande determinazione nel superare le difficoltà. Ha continuato a lavorare duramente per migliorare le sue abilità e dimostrare il suo valore in allenamento. Ma il risultato è sempre la panchina.

Non proprio quello che l’Uomo Cragno si aspettava quando lasciò l’Isola. Dal Cagliari era stato acquistato a luglio 2014 a titolo definitivo dal Brescia. Il 23 agosto 2014 fa il suo esordio da titolare nella partita contro il Catania, valida per il terzo turno di Coppa Italia, riuscendo a mantenere la porta inviolata. Il 21 settembre 2014, a 20 anni, esordisce in Serie A in Roma-Cagliari (2-0). Dopo aver vinto il ballottaggio iniziale con Simone Colombi, disputa da titolare la prima parte della stagione, ma finisce tuttavia in panchina dopo l’arrivo di Brkić a gennaio, e la stagione si conclude con la retrocessione dei rossoblù. L’anno seguente rimane al Cagliari in Serie B, come secondo di Marco Storari. Disputa la sua prima partita il 3 dicembre 2015, nella gara del quarto turno di Coppa Italia vinta 1-0 in trasferta contro il Sassuolo.

Durante il mercato invernale 2016 viene ceduto in prestito al Lanciano in Serie B, per giocare come titolare. Tornato al Cagliari, il 15 luglio 2016 il portiere fiesolano viene girato in prestito al Benevento, dove contribuisce alla vittoria dei playoff tramite i quali la Strega viene promossa in Serie A.

Dalla stagione 2017-2018 si impone come titolare della formazione rossoblù. A Cagliari fa pure l’esordio in Nazionale nell’amichevole contro San Marino prima degli ultimi vittoriosi Europei, dove però il ct Mancini gli preferisce come terzo Meret. L’addio alla Sardegna nel 2022, dopo la retrocessione in B. Poi due annate sfortunate e, nei giorni scorsi, il mesto ritorno da riserva con il Sassuolo alla Domus, che comunque gli ha tributato applausi scroscianti nel ricordo di un trascorso rossoblù di primo livello.

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