Secondo fonti di Bloomberg a Mosca, lo zar dopo il vertice in Alaska sarebbe giunto alla conclusione che un allargamento del conflitto sia il modo migliore per costringere a colloqui alle sue condizioni
Il nemico numero uno di Vladimir Putin poco prima di morire «si è accasciato sul pavimento, ha portato le gambe verso lo stomaco e ha iniziato a gemere per il dolore»
Secondo l’imprenditore, oggi in esilio a Londra, «Trump è l’occasione per consolidare le conquiste e ottenere un difficile riconoscimento internazionale»