Il ping pong diplomatico continua mentre la tensione sale. Volodymyr Zelensky, incontrando i giornalisti a Kiev, ha confermato che le trattative di pace sono incagliate principalmente sul destino del Donbass, il Donetsk in particolare.

Gli Usa vorrebbero che le forze ucraine si ritirassero e che quel fazzoletto di terra martoriato - dove si snodano le fortificazioni - divenisse una "zona economica libera". A Mosca però non viene chiesto altrettanto nella parte che occupa attualmente. Uno squilibrio potenzialmente fatale.

Zelensky è sotto pressione immensa da parte degli Usa e allora, sulla questione territoriale, evoca le urne: «Sarà il popolo a decidere, con le elezioni o un referendum». L'altro nodo, ha detto Zelensky, è il destino della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa e cruciale per lo sviluppo economico dell'Ucraina. Al momento è occupata dai russi e il piano di pace Usa prevede che nella regione di Zaporizhzhia si resti sulle attuali posizioni.

L'accelerazione è sempre più evidente, anche se bisogna trovare un compromesso tra i due piani, quello russo e americano e quello euro-ucraino. Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, in conferenza stampa a Berlino col segretario generale della Nato Mark Rutte, ha precisato che, quando ha sentito al telefono il presidente americano insieme ai suoi pari di Parigi e Londra, la Casa Bianca non aveva ancora ricevuto l'ultima versione del piano, che rispecchia la posizione euro-ucraina. Dentro c'è un'ipotesi di "concessioni territoriali" che l'Ucraina "potrebbe accettare".

Trump - spiega la Casa Bianca - si dice frustrato da Mosca e Kiev: «Non vuole più chiacchiere, ma azione. È stufo degli incontri solo per il gusto di fare incontri». Intanto sabato i funzionari di Ucraina, Usa, Francia, Germania e Regno Unito - riporta Axios - si vedranno a Parigi per fare l'ennesimo punto della situazione.

La parte economica sarà oggetto di un documento separato - Zelensky ne ha parlato di recente con il segretario al Tesoro Scott Bessent - così come le garanzie di sicurezza. Washington ha fatto pervenire in serata un documento con le garanzie, Kiev lo integrerà con le sue proposte nei prossimi giorni.

(Unioneonline)

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