Putin: «Kiev si ritiri dal Donbass o lo prenderemo con la forza. L’accordo? Difficile»
Dal presidente russo strali contro la Nato e parole concilianti verso Trump, che allenta le sanzioni sul colosso petrolifero Lukoil(Ansa)
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I suoi obiettivi, strategici, Vladimir Putin li ha ribaditi ancora una volta: gli ucraini devono ritirarsi dal Donbass altrimenti «lo prenderemo con la forza». «L'accordo è difficile», ha rincarato il leader del Cremlino, rinnovando le accuse alla Nato: «La sua espansione ad est rappresenta una minaccia per noi».
Decisamente più concilianti invece i commenti su Donald Trump, che nel frattempo ha allentato le sanzioni al gigante petrolifero russo Lukoil.
«Tutto si riduce a questo: o libereremo questi territori con la forza, oppure le truppe ucraine lasceranno questi territori», è la posizione sintetizzata da Putin in riferimento al Donbass e alla "Nuova Russia", ossia tutti i territori annessi.
Quindi nessuna marcia indietro dello zar, che è stato intervistato da un giornale indiano in occasione della sua visita a New Delhi: «Narendra Modi non cede alle pressioni per non comprare il nostro petrolio», il suo commento soddisfatto dopo il faccia a faccia con il premier indiano.
Putin ha definito molto utile il suo incontro con Steve Witkoff e Jared Kushner, pur confermando che «ci sono state questioni su cui non è stato raggiunto un consenso». A partire dai territori, ma anche riguardo alle garanzie di sicurezza per Kiev, che Mosca sembra disposta ad accettare solo in una vaga formulazione e con il veto dell'adesione alla Nato.
«Washington ci ha proposto di suddividere il piano di 28 punti in quattro pacchetti separati e discuterne», ma «ogni punto andrebbe discusso in dettaglio», ha rilevato Putin. Apprezzando la «sincerità» di Trump nel voler risolvere politicamente il conflitto, ma citando non a caso la prima bozza del piano americano favorevole alla Russia.
Anche l'inquilino della Casa Bianca si è mostrato di nuovo dalla parte del Cremlino. Witkoff e Kushner hanno avuto «l'impressione che Putin vorrebbe mettere fine alla guerra», ha sottolineato Trump, che come gesto orientato al ritorno al business con Mosca ha sospeso parte delle sanzioni verso Lukoil, per consentire alle stazioni di servizio situate al di fuori della Russia di continuare a operare.
(Unioneonline)
