«Un ordigno piazzato sotto il telaio di una automobile è stato fatto esplodere la mattina del 22 dicembre a Mosca e il generale Fanil Sarvarov, capo del Dipartimemto di addestramento operativo dello Stato maggiore russo, è morto a causa delle ferite riportate».

La notizia – riferita dall’agenzia Tass – scuote la Russia, che sospetta che dietro l’attentato – per il quale sarebbero stati utilizzati 300 grammi di tritolo – possano esserci i servizi segreti ucraini.

La procura di Mosca, che ha assunto il controllo delle indagini, ha riferito che l'ordigno era stato collocato con un magnete al sottoscocca della Kia Sorento di Sarvarov, vicino al sedile del conducente. L’esplosione sarebbe avvenuta quando il militare ha azionato il freno.

Dell’attentato è stato immediatamente informato il presidente Vladimir Putin, che si trova a San Pietroburgo per prendere parte ai tradizionali incontri di fine anno dei leader dei Paesi della Comunità di stati indipendenti e dell'Unione economica eurasiatica che quest'anno si tengono tra il 21 e 22 dicembre.

Fanil Sarvarov, classe 1969, era nato nella regione di Perm (Urali) e si era formato nelle accademie militari delle forze corazzate e dello Stato maggiore.

Ora era a capo della Direzione per l'Addestramento operativo del ministero della Difesa. Nel 2024, aveva ricevuto dal presidente russo Vladimir Putin il grado di generale luogotenente.

In seguito alla partecipazione all'Operazione militare speciale Ucraina è stato inserito nell'elenco dei presunti “criminali di guerra”, del portale web ucraino "Mirotvorets" (Peacemaker).

Nel corso della carriera, era stato insignito dell'Ordine del Coraggio, dell'Ordine “Al Merito della Patria” e dell'Ordine “Al Merito Militare”.

(Unioneonline)

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