Un racconto ispirato alla figura di Piergiorgio Welby, scomparso quindici anni fa, pioniere della battaglia per il suicidio assistito e per il diritto al rifiuto dell'accanimento terapeutico in Italia
Trentanove anni, una laurea in Psicologia e un diploma al Centro sperimentale cinematografico di Roma: “Per lavoro ho perso l’accento ma non le mie radici sarde”