Un murale per celebrare i cento anni dalla nascita del “Mattatore” Vittorio Gassman col riferimento al capolavoro di Monicelli “L'armata Brancaleone”. Altri murales dedicati ai film “Banditi a Orgosolo” di Vittorio De Seta e “Il Muto di Gallura” di Matteo Fresi. A Martis le immagini cinematografiche non sono soltanto quelle che scorrono sul grande schermo di piazza Regina Elena.

L'edizione numero 5 di Cinemartist si terrà dal 25 al 28 agosto e omaggerà nella prima serata il decano dei registi sardi, il sassarese Antonello Grimaldi, che ha diretto il pluripremiato “Caso calmo” con Nanni Moretti e Alessandro Gassmann. Per il festival è stato scelto però il gioiellino “Asini” (1999) con Claudio Bisio, Fabio de Luigi e Giovanna Mezzogiorno più un altro stuolo di attori che il regista sassarese ha diretto con quella abilità dimostrata già nel film corale “Ma il cielo è sempre più blu”.

Il 26 agosto spazio a “Il Muto di Gallura”, opera prima di Matteo Fresi ospite a Martis accompagnato dal co-protagonista Marco Bullitta. Il giorno dopo si tornerà a parlare con Matteo Fresi e Antonello Grimaldi, alle 10.30, per una masterclass di regia organizzata non solo per gli studenti di cinema coinvolti nella rassegna, ma aperta a tutti i curiosi e appassionati. La sera si aprirà invece con il documentario “Transumanze” presentato dal regista Andrea Mura e dalla direttrice della fotografia Chiara Andrich.

La serata finale, quella di domenica 28 agosto, sarà dedicata alla didattica del cinema e al rapporto con il territorio visto come ispirazione e set per le opere di nuove generazioni di registi.

Da sottolineare le collaborazioni con l’Accademia di Belle Arti di Sassari e l’Università di Cagliari, alle quali quest’anno si aggiunge l’accademia della Capitale Rome of University of Fine Arts grazie anche al fondamentale sostegno della Sardegna Film Commission.

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