È finito, a testa altissima e con qualche rimpianto, il sogno di Matteo Berrettini. Ma ora ne comincia un altro lungo una carriera, perché il 23enne è destinato a diventare uno dei più grandi tennisti della storia italiana.

Il giovane romano, primo italiano a raggiungere la semifinale degli Us Open 42 anni dopo Barazzutti, si è dovuto arrendere a Rafael Nadal, a cui ha tenuto testa per due ore, prima di cedere di schianto nel terzo set.

Il 23enne, letteralmente esploso quest'anno, ha giocato un primo set fantastico, mettendo in seria difficoltà il fuoriclasse maiorchino con il servizio e con un dritto da brividi, tra i migliori dell'intero circuito Atp. Qualche difficoltà sulla diagonale di rovescio, contro il dritto mancino con traiettore alte e molto arrotate del numero due del mondo. Matteo ha sofferto sui suoi turni di servizio, annullando diverse palle break, ma è riuscito ad agguantare il tie break.

E qui il rimpianto. Berrettini va 4-0, si fa riavvicinare ma guadagna comunque due set point sul 6-4. Una la annulla Rafa da par sua, sulla seconda, quando l'azzurro esplode il dritto che poteva essere vincente, il nastro lo frena e favorisce Nadal che riesce a raggiungere il 6 pari per poi chiudere il tie break per 8 punti a 6.

Nel secondo parziale Berrettini tiene ancora, ma non riesce a mettere in difficoltà lo spagnolo quando quest'ultimo batte. Matteo soffre la diagonale di rovescio, ed è un break a decidere: 6-4 per Rafa, che poi va a nozze e chiude senza problemi al terzo.

"Berrettini è già un grandissimo", ha detto lo spagnolo. "Non ho nulla da rimproverarmi, ora non mi pongo limiti", ha commentato invece il romano al termine del match.

Con questa semifinale Berrettini diventa numero 13 del mondo e numero 9 della race, ad appena una posizione - e a pochissimi punti - da quell'ottavo posto che gli varrebbe l'ingresso alle Atp Finals di Londra, cui partecipano ogni anno i migliori otto tennisti della stagione.

La finale maschile degli Us Open se la giocheranno dunque Nadal e il russo Medvedev, numero 5 del mondo.

(Unioneonline/L)
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