Diciassette titoli sardi assoluti tra singolare (5), doppio (6) e misto (6): in Sardegna scrivi Massimiliano Conti e leggi beach tennis, nessun dubbio. Quarantasei anni, cagliaritano, ingegnere informatico, primatista di titoli sardi, è stato nel 2006 tra i primi quindici giocatori d'Italia ed è la persona giusta per parlare del difficile momento che sta vivendo questo sport al tempo del coronavirus. "Spero di sbagliarmi, ma sarà complicato quest'estate ottenere i permessi dai Comuni per realizzare i campi da beach nelle spiagge dell'Isola. Anche perché il nostro è uno sport che crea aggregazione, difficile mantenere le distanze di sicurezza. Vedremo quel che succederà, ma non sono molto ottimista".

Anno 2003, Max Conti era reduce da un problema alla spalla e aveva smesso con il tennis, sport nel quale ha raggiunto la classifica di C1 e la partecipazione al campionato di serie B con il tennis club Margine Rosso. "Per caso vidi un gruppo di persone che giocava al Poetto con racchettine in legno, palle depressurizzate e la rete da volley. Mi fermai a guardarli e rimasi incuriosito. Mia sorella giocava a pallavolo, io mi divertivo d'estate con il beach volley, pensai di aver trovato lo sport adatto per le mie caratteristiche di tennista tutto servizio e gioco al volo".

Uno spettacolare recupero di Conti (foto concessa)
Uno spettacolare recupero di Conti (foto concessa)
Uno spettacolare recupero di Conti (foto concessa)

Max nel giro di qualche anno è diventato il numero uno indiscusso nell'Isola anche in termini di classifica, pur non potendo partecipare per ragioni di lavoro ai tornei internazionali in giro per il mondo. "All'inizio ho sfruttato il gioco al volo. Poi piano piano anche il servizio: all'inizio non pensavo di riuscire a battere ad alte velocità, forse anche per i problemi alla spalla, ci sono arrivato nel tempo". Un dominio assoluto dal 2005, quando ha vinto i primi campionati sardi di singolare e ha perso la finale di doppio giocata con l'olbiese Alex Indragoli contro i cagliaritani Mauro Pompei e PaoloTronci (quest'ultimo si è dedicato ai tornei internazionali). Strapotere condito da due "triplete": nel 2007 e nel 2011 ha vinto tutto, singolo, doppio e misto. Un extraterrestre. "La partita che più ricordo volentieri? Parlerei di tornei: nessun titolo è arrivato facilmente, sono state sempre battaglie punto a punto nelle quali alla fine abbiamo messo più cuore e testa, forse. Il successo più combattuto forse è stato l'ultimo singolare nel 2012: persi nelle qualificazioni contro il mio acerrimo rivale Luca Pitzurra, quindi fui ripescato nel torneo dei perdenti, vinsi contro Stefano Cocco che aveva eliminato Paolo Tronci e poi la finale di nuovo contro Pitzurra che aveva il vantaggio di un set per lo scontro diretto vinto nelle eliminatorie". Massimiliano Conti ha conquistato un po' tutti nel circuito del tennis da spiaggia non solo per le doti sportive ma soprattutto per la sua correttezza e per la disponibilità. Il classico ragazzo della porta accanto che tutti vorrebbero come figlio e fratello. Quando si è trattato di scegliere i compagni di doppio, ha sempre guardato soprattutto l'aspetto affettivo: "Con Michele Floris abbiamo vinto cinque titoli consecutivi dal 2007 al 2011: giocavamo a tennis da bambini al Campo Rossi, è il fratello di Anna, la più forte tennista sarda di tutti i tempi, ex numero 128 del mondo, siamo amici da sempre". L'ultimo titolo nel 2016 con Andrea Busonera: "Un'amicizia nata sui campi da beach, c'è una stima prima umana e poi sportiva reciproca, un bellissimo rapporto". Stesso discorso per il misto: "La prima compagna è stata Patrizia Mirtillo, giocavamo gli stessi tornei di C a tennis, poi Stefania Giona, che giocava a volley con mia sorella, e Stefania Carmelita, conosciuta al Poetto". Il boom del beach tennis sta nei numeri di tesserati sempre in crescita sino allo scorso anno: "E' arrivato a Olbia nel 1999, poi a Oristano nel 2000 dove a Torre Grande è stato realizzato il circolo più bello a mio avviso, quindi a Cagliari lungo la spiaggia del Poetto dove anche adesso c'è spazio per gli agonisti, per gli amatori e per i principianti. Infine anche a Capoterra a Pula dove esistono belle realtà. Il successo? E' immediato, facile ed economico, all'inizio in Sardegna era sufficiente acquistare una racchetta e le palle. Adesso magari bisogna contribuire per le concessioni della spiaggia, ma resta uno sport alla portata di tutti".

Max Conti proviene dal tennis: ha giocato in serie B (foto concessa)
Max Conti proviene dal tennis: ha giocato in serie B (foto concessa)
Max Conti proviene dal tennis: ha giocato in serie B (foto concessa)

La Sardegna ha avuto ottimi interpreti: "All'inizio gli ex tennisti come Paolo Tronci e Mauro Pompei, quindi si sono affacciati ex giocatori di volley e adesso invece giovani che hanno praticato solo questo sport e che rappresentano il presente e anche il futuro a livelli ancora più alti: Andrea Reginato e Riccardo Manenti hanno vinto il titolo italiano under 18 e presto cancelleranno i record di tutti in Sardegna e speriamo non solo".

Il beach tennis che ripartirà appena possibile ha però un grande rivale, il padel. "Verissimo, lo sport arrivato dal Sud America e dalla Spagna è molte divertente, facile, non ha limiti di stagione e di concessioni demaniali, sta ottenendo in tutto il mondo quel successo che il beach tennis non ha mai ottenuto". Il mese scorso un quotidiano sportivo iberico ha scritto che il padel ha superato il tennis come numero di praticanti nella patria di Rafa Nadal, ex numero al mondo. "Anche io ho giocato a padel ed è veramente uno sport affascinante". Max Conti passerà al mini-tennis con le sponde? "Sinceramente lo trovo troppo costoso rispetto al beach, mi stavo allenando per riprendere con il tennis prima della pandemia".
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