Jannik Sinner ha raggiunto la finale degli Australian Open, battendo in tre set l’americano Ben Shelton. L'azzurro si è imposto sullo statunitense per 7-6, 6-2, 6-2. Ora il numero 1 al mondo dovrà affrontare la sfida contro il tedesco Alexander Zverev, per riuscire nel bis del titolo nello Slam vinto lo scorso anno. L’altoatesino si è detto «felicissimo di essere tornato in finale», nonostante «ero entrato un po' teso, sono contento per come ho gestito le emozioni. Sono felicissimo di avere un'altra possibilità di lottare per il titolo. La stagione è lunga, cerchiamo di iniziarla alla grande».

«Zverev è un grandissimo giocatore. È alla ricerca del suo primo Slam. Sarà una domenica speciale, voglio godermela tutta. Spero che sia un bel match. Non vedo l'ora di giocare», ha aggiunto Sinner. L'azzurro è tornato sul suo coach Darren Cahill, che lascerà a fine anno: «Tutti gli allenatori che ho avuto mi hanno dato tanto. Ho fatto scelte importanti da quando avevo 13 anni. Lui e Vagnozzi sono una buona coppia, anche se hanno una grande differenza di età», aggiunge sorridendo.

Su Sinner e la finale è arrivato anche il commento del ministro per lo Sport e per i giovani, Andrea Abodi: «Noi a volte diamo per scontato che essendo il numero uno debba arrivare in fondo sempre, non vorrei che si arrivasse alla normalità dietro la vittoria, perché c'è sempre impegno, travaglio, lavoro meticoloso e un'ossessione a migliorarsi». «Sinner rappresenta al meglio il valore educativo dello sport - ha concluso -. Lui oggi è un punto di riferimento per le nuove generazioni».

(Unioneonline)

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