"Non chiamateci favoriti": intervista a Sebastiano Pinna, allenatore della Ferrini
È l'unica formazione a punteggio pieno dopo due giornate: i progetti della squadra nelle parole dell'ex CagliariPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un grande ex, l'ex Cagliari Sebastiano Pinna, due squadre che si scontrano di nuovo, per la terza volta, dopo le due di Coppa Italia, la gara Ferrini-Castiadas di domani per il torneo di Eccellenza, fa davvero quasi storia.
Sulla panchina della Ferrini, c'è proprio Pinna, l'uomo che due anni fa ha portato il Castiadas in D al termine di un campionato esaltante.
La Ferrini Cagliari è l'unica formazione a punteggio pieno dopo due giornate nel campionato di Eccellenza. Il tecnico però frena l'entusiasmo consapevole che l'obiettivo della sua squadra è quello di confermare la categoria.
Non è quindi il momento per sognare.
Pinna, qual è l'effetto di stare davanti a tutti?
"È solo un caso. Conosciamo benissimo la nostra dimensione. Siamo appena all'inizio. Abbiamo vinto due scontri con formazione che, come noi, lottano per la salvezza. Porto Rotondo all'esordio e Monastir domenica scorsa".
Un ottimo avvio di stagione se si considera che avete anche superato il primo turno di Coppa Italia eliminando il Castiadas.
"Sono molto contento. Inoltre la società è serissima, costruttiva e non ci fa mai mancare nulla. Trasmette serenità, che sia vittoria o sconfitta".
Proprio per questo ha sposato il progetto?
"Sono subentrato la scorsa stagione prendendo la squadra in una situazione drammatica. In cinque mesi siamo riusciti a fare grandi cose centrando la salvezza in anticipo. È bastata una stretta di mano al termine del campionato per proseguire assieme".
Quali sono le prospettive della Ferrini?
"Rispetto alla scorsa stagione non abbiamo cambiato nulla. Il nostro budget è il più basso nella categoria. Non possiamo che puntare alla salvezza. Non dimentichiamo che poi a dicembre inizierà un altro campionato con tante squadre che si rinforzeranno. Noi non potremo farlo ed è anche per questo che dico che dobbiamo cercare di fare più punti possibili in questa fase. Ora diverse compagini non hanno ancora la condizione migliore ed è più facile che ci siano risultati inaspettati".
Nonostante un budget ridotto i risultati arrivano. Qual è il segreto?
"Sicuramente il lavoro. La Ferrini ha poi un settore giovanile di prima fascia. Costruisce i giocatori in casa e cerca di valorizzarli. Posso dire che i nostri giocatori anche dopo aver superato l'età per essere considerati fuori quota possono stare tranquillamente in questa categoria. Penso a Podda e Matteo Argiolas, entrambi classe 1998. La regola, di schierare quattro giovani in campo, in questo caso ha il suo senso di esistere". Domenica prossima la sfida col Castiadas. Sarà un ex.
"Ho dei bellissimi ricordi e ho mantenuto ottimi rapporti. Mi fa sempre piacere incontrare gli amici. Insieme, abbiamo vinto il campionato di Eccellenza. Sarà la terza sfida con i sarrabesi in un mese dopo i due incontri di Coppa. Affronteremo una squadra molto forte che gioca un buon calcio. Si è ulteriormente rinforzata con gli innesti di Usai e Caraccio. Punta al ritorno immediato in Serie D".
Le favorite alla vittoria finale?
"In prima fila Carbonia, Atletico Uri, Nuorese e Castiadas. Sono ottime squadre anche Arbus, Guspini, Ossese e Li Punti. E anche Taloro e Ghilarza. Faccio invece difficoltà a individuare quattro squadre da bassi fondi e questo mi preoccupa. E' un torneo durissimo".